Volley/f B1 | La giovane schiacciatrice dell’Akademia Sant’Anna Marta Pugliatti si racconta
Marta Pugliatti, schiacciatrice classe 2000 è arrivata in riva allo stretto quest’anno dopo numerose esperienze a livello giovanile condite da titoli provinciali e regionali ed anche di partecipazioni alle finali nazionali Fipav ed anche uno stage con la nazionale. L’abbiamo raggiunta ai nostri microfoni per conoscerla meglio e conoscere il suo approccio al “mondo dei grandi”.
Allora Marta, primo anno in B1 dopo tanta esperienza e livello giovanile, come ti stai trovando?
“Davvero bene, è un’esperienza fantastica, l’allenatore e la squadra mi stanno aiutando tanto a crescere e ho fatto molti passi avanti, spero che quest’anno mi possa servire per un futuro brillante nel mondo della pallavolo”
Ti trovi a condividere lo spogliatoio con giocatrici di esperienza come Ambra Composto o Martina Escher, che effetto ti fa allenarti con loro, che cosa cerchi di “rubare” da loro?
“Beh più che rubare cerco di apprendere, imparo molto da loro soprattutto su come stare in camp. Il primo impatto è stato un po’ strano perchè non sapevo cosa aspettarmi, però poi conoscendole anche fuori dal campo ho capito che potevano darmi una grande mano per crescere e migliorare.”
La città di Messina è poco abituata alla pallavolo ad alti livelli, siete partite in sordina ma ora la città comincia a coinvolgersi, sentite che attorno a voi l’aria è cambiata?
“Sicuramente, però non avendo il calore del pubblico al palazzetto, è più complicato sentire la vicinanza delle persone che ci seguono, però anche con video che i tifosi ci mandano e il sostegno che abbiamo prima delle partite, capiamo che c’è tanta gente che ci segue e siamo molto contente di questo.”
Sull’assenza del pubblico, a giocatrici giovani come te che effetto fa? Giocate con più tranquillità o vi manca ugualmente la presenza dei tifosi?
“Manca assolutamente, vedere il palazzetto vuoto è una sensazione brutta, perchè il calore del pubblico ti da sempre quello stimolo in più, quella grinta in più che ti fa affrontare la partita nel modo giusto.”
Un passaggio sulla vicenda di Lara Lugli, pallavolista licenziata e citata per danni dalla sua squadra perchè rimasta incinta. Ne avrete sicuramente parlato all’interno dello spogliatoio, che effetto vi ha fatto?
“Si assolutamente, ne abbiamo parlato tra noi e personalmente credo che non sia assolutamente giusto e che anzi queste situazioni vadano attenzionate perchè non è in linea con l’essere donna che sia stato permesso a una società di fare ciò, la maternità è un diritto e come tale va rispettato”
Parlando del futuro, c’è molta incertezza sul prosieguo del campionato, dal punto di vista di voi atlete come affrontate tutto ciò?
“Siamo un po’ destabilizzate, stiamo per chiudere un mini girone e vogliamo chiuderlo bene, però non sappiamo cosa ci aspetta e siamo un po’ in bilico non sapendo poi cosa si farà, però continueremo a lavorare come se ci fosse un’altra partita a breve o un nuovo inizio di campionato, rimanendo concentrate cercando di portare a casa il massimo risultato possibile.”