L’atleta patavina, confermata insieme a Dalila Modestino, ha scelto di continuare il suo percorso in una terra che l’ha conquistata: “Semplicità e spensieratezza; i siciliani hanno qualcosa di differente dagli altri”. E sul pubblico del PalaRescifina: “Dopo l’ultima partita persa, ho visto tantissime persone piangere sugli spalti. Non pensavo saremmo entrate così tanto nel cuore delle persone“
Tornerà a Messina dopo quattro mesi di pausa e una stagione storica in cui ha sfiorato, insieme alla sue compagne, di condurre Akademia e la città di Messina ai vertici del massimo campionato italiano.
Aurora Rossetto, una delle due confermate del roster, insieme a Dalila Modestino, conserva splendidi ricordi di un percorso sportivo e di un ambiente che le hanno fatto nuovamente scegliere di puntare a Sud ancora una volta.
Patavina, con trascorsi pallavolistici legati esclusivamente ai contesti settentrionali, si è costruita gradualmente professionalità e competenze con applicazione costante e sacrificio. A poche ore dalla partenza per il raduno, ha inevitabilmente ripensato, fatto sintesi e valorizzato ulteriormente quanto conquistato con la casacca oro-rossa di Akademia, drop by drop, sui taraflex del PalaRescifina e del resto dei palazzetti di A2: “E’ molto gratificante quando viene riconosciuto ciò che fai e tanto impegno viene notato anche dall’esterno. Come per tutte le mie compagne, il sacrificio fa parte della nostra vita; credo che si faccia ben volentieri. Forse neppure parlare di sacrificio è corretto; lo facciamo con cuore e passione. Siamo contente di avere le opportunità che ti offre questo mondo”.
“Ho pensato più volte alla scorsa stagione – ha proseguito la schiacciatrice di Akademia – e devo dire di averlo fatto sempre con il sorriso e pensando a tutti gli aspetti positivi. Anche le normali difficoltà sono passate sempre in secondo piano; questo mi è piaciuto. Qualsiasi risultato è sempre frutto di un grande lavoro quotidiano. Dopo la sconfitta con Talmassons, ero molto dispiaciuta perché volevo ancora di più. Però, è giusto considerare quanto di buono è stato fatto sia a livello personale che di squadra. Senza rimpianti ma con tanti motivi per riflettere su cosa potesse essere fatto diversamente e per crescere, individualmente e come team. Ci continueremo a portare, tutte insieme con le altre compagne, la sensazione del post partita che ci servirà in futuro”.
E di queste compagne ritroverà ancora Dalila Modestino con cui ha condiviso allenamenti, partite, emozioni e anche l’appartamento: “La conosco ormai da cinque anni; siamo sempre state ottime amiche e lo siamo tutt’ora; penso sia una delle persone più belle incontrate in tanti anni di pallavolo. Sia in casa che in campo è molto dinamica; non fa niente con calma ed è una vera trottola. Un vulcano da quando si sveglia a quando va a letto. Tutto il tempo insieme lo trascorriamo ridendo. Molto felice di giocare ancora con lei e di poter continuare a conoscerla”.
Non solo Dalila, ma la conferma darà ad Aurora l’opportunità di continuare a costruire un altro meraviglioso rapporto; quello con la terra di Sicilia e la sua gente: “Venendo dal profondo Nord non ho potuto non notare la differenza nella relazione con le persone che ti stanno intorno. In realtà, lo senti sulla pelle; è una sensazione che hai camminando o facendo incontri per strada. Si percepisce un’aria di semplicità e felicità; i siciliani hanno qualcosa di diverso rispetto agli altri. Sono felice di ritornare in Sicilia e di poter nuovamente respirare quest’ambiente”.
Aurora Rossetto, per la schiacciatrice patavina un’altra stagione in Sicilia.
L’amicizia con Dalila Modestino ma anche con Chiara Mason: “La conosco personalmente e ci ho anche giocato contro nella Semifinale Play-Off per la A2, quando ero a Talmassons e lei Trento. Tecnicamente mi ricordo la sua diagonale stretta da posto 4, che era sempre un incubo, e la sua battuta molto insidiosa. E’ una giocatrice dinamica e grintosa, ma anche persona dolce e solare. Contenta di averla finalmente al mio fianco e non oltre rete”.
Quest’anno un roster particolarmente competitivo: “Sarà molto interessante poter lavorare con tante atlete di esperienza in categorie maggiori. Spero di trovare ulteriori stimoli per migliorarmi e costruire, insieme alle nuove compagne, un percorso importante giorno per giorno. Siamo tutte determinate verso un obiettivo”.
Ha conosciuto il pubblico del PalaRescifina, la sua capacità di supporto e la vicinanza della città: “Per me è stata la prima volta in cui ho avuto un pubblico di casa così presente e caloroso. E’ sempre stata una grande emozione giocare con quel tifo ed è stato toccante quando, dopo l’ultima partita persa (gara-3 contro Talmassons in Semifinale Play-Off), ho visto tantissime persone piangere sugli spalti, Non pensavo saremmo entrate così tanto nel cuore delle persone. A fine gara, venivano giù a salutare; molto bello avere un rapporto diretto con le persone. Speriamo di ritrovarle e anche di nuove rispetto all’anno scorso. Sapere di rappresentare un territorio che va anche al di là del contesto cittadino è motivo di grande responsabilità e orgoglio”.
L’intervista integrale: