CATANIA – Valerio Vermiglio, il palleggiatore messinese classe ‘76 pluriscudettato con le maglie di Treviso e Civitanova, due volte Campione d’Europa, argento alle Olimpiadi di Atene, con un palmares ricco di successi con la nazionale azzurra e con i club, torna alla pallavolo giocata e ricomincia nella sua Sicilia, con Sistemia LCT Saturnia Aci Castello.
In stop forzato, a causa del covid-19, l’ex palleggiatore della nazionale italiana, da qualche anno rientrato in Sicilia, nell’ultima stagione aveva indossato la maglia del gruppo Media in Serie C siciliana, ma a marzo scorso il mondo dello sport si è fermato a causa della pandemia. Adesso Vermiglio è pronto a ritornare sul taraflex.
Lui, che non ha bisogno di presentazioni, è emozionato quasi come fosse la prima volta: “Aspettavo un momento come questo da molto tempo, giocare nella mia terra, farlo con una società storica, con un progetto legato ai giovani. E’ una scommessa bella, oltre che emozionante che meritava il mio rientro in campo”.
Il n° 5 della nazionale, che indosserà lo stesso numero per i biancoblu, attende di conoscere i suoi compagni, lo farà martedì con il primo allenamento in palestra, ma intanto si è già fatto un’idea: “Li ho osservati nelle dirette dei match, hanno un potenziale enorme. Non sarò un sostituto, ma un giocatore complementare a disposizione di coach Mauro Puleo e del direttore sportivo Piero D’Angelo. Metterò a frutto tutta lamia esperienza, i miei compagni potranno utilizzarla per raggiungere gli obiettivi che si prefissano in futuro”.
Da cosa si parte? Imparare ad esser gruppo. “Nella mia esperienza, sia in nazionale che nei club ho capito che questo è quello che serve per fare fronte comune e raggiungere gli obiettivi che ci si prefissa”.
Guardando ai suoi obiettivi personali: “Voglio continuare a giocare il più a lungo possibile e diventare un ambasciatore della pallavolo per le nuove generazioni. La Sicilia è una terra bellissima ed è un onore mettermi al servizio di una società come la Saturnia per sviluppare il talento di giovani siciliani. Ce lo abbiamo nel sangue, siamo un incrocio tra tante popolazioni e la grinta fa parte di noi. Ero una testa calda in campo, ora sono maturato e l’ho fatto anche grazie alle disavventure che mi ha riservato la vita. Valerio Vermiglio oggi è una persona diversa, e dimostrerò con la Saturnia il mio amore per la pallavolo”.