Il campionato è ancora un lungo percorso, non saranno di certo tre punti, persi o guadagnati, a cambiare la storia di due squadre tra le più forti in categoria e che di storia, ne hanno, e come, da raccontare. Non si può però negare, che quella di Palermo – Messina è una vigilia diversa rispetto alle altre, non ci si può nemmeno nascondere tra i se e i ma, perché il campo è un giudice spietato, che sorride solo a chi riesce poi a fare risultato. Qualche settimana fa, sarebbe stato più semplice azzardare un pronostico, perché l’armata rosanero, fino ad allora, non aveva sbagliato un colpo. Nelle ultime due, invece, incorre nella prima sconfitta stagionale, raccogliendo appena un punto senza mai andare a segno. In casa Messina, la delusione della stracittadina rimane, invece, l’ultima macchia lasciata alle spalle, con le dimissioni di Rando e l’arrivo di Zeman, la squadra del patron Sciotto conquista due vittorie convincenti, con Corigliano e Biancavilla, ottenute a suon di goal, in pieno stile zemaniano. Ecco come tutto può cambiare!
Oggi il Palermo non è più immortale ed il Messina non è più un cantiere. Ma Zeman, con la solita flemma, dopo aver mostrato una minima empatia sulla vigilia di una sfida così attesa, placa sia i possibili entusiasmi che le possibili cocenti delusioni: “Non si esagera a dire che può essere considerata la gara della verità anche se questo ragionamento è fine a se stesso. Magari riesci a fare risultato con una squadra molto forte, per poi perdere terreno con un altra formazione più abbordabile. Quindi…”.
Sulla chiara volontà, da parte della dirigenza, di cambiare durante la sessione di mercato, non ne minimizza l’importanza, ma ogni cosa ha il suo tempo, adesso i pensieri dei calciatori, si dovranno concentrare su altro e non sulla loro posizione all’interno del progetto: “Oltre alle motivazioni da collettivo, è giusto mettere sul banco anche gli stimoli individuali. Da quando sono giunto a Messina, sono stato sempre al corrente di una vasta operazione di arrivi e partenze, lo sono anche i giocatori, ma adesso dobbiamo tutti concentrarci sul momento attuale, sulle partite e in un secondo tempo si valuterà bene tutto”.
Sull’avversario, ultimi risultati a parte, il tecnico nato a Palermo, denota una capacità che va oltre le qualità di gioco espresse poi in campo esaltandone le doti individuali: Una squadra che ha ottimi elementi, 7-8 giocatori che possono fare la differenza. Abbiamo visto nelle prime 11 partite, un Palermo che ha raccolto solo vittorie, ma non ha mai espresso una qualità di gioco sublime, dimostrando che la qualità di alcuni può risultare determinante. A parte l’innesto di qualche giovane che farà coppia centrale con Accardi, si presenteranno in formazione tipo, magari con qualche alternativa in meno, quindi, hanno comunque tutte le carte in regola per esprimere il loro potenziale”.
Nel Messina, indisponibile per il grande match della Favorita, Alessandro Fragapane, messinese puro sangue, dopo il doppio giallo patito nella gara interna col Biancavilla. Sull’assenza del terzino biancoscudato, il tecnico mostra rammarico e grosse difficoltà sulle scelte ponderate in settimana: “Ho scelto, ma i dubbi ci sono stati, non è facile rinunciare a Fragapane, ma si devono necessariamente fare delle scelte, in campo andranno comunque 11 elementi validi”.
Una partita arrivata nel momento giusto, che può stravolgere tutta una stagione e, soprattutto può riattivare i riflettori nuovamente sul calcio siciliano, ma Zeman resta con i piedi per terra, la sua flemma e il suo equilibrio, finiscono sempre per emergere: “Il più bel banco di prova ci possa essere, ma non dimentichiamoci che, fino a due settimane fa si parlava di disastri, oggi non può essere, per ovvie ragioni, cambiato tutto. Sono rimaste tante cose da sistemare, rimane il fatto che siamo tutti stimolati da questo nuovo momento, e anche noi speriamo di fare quello che era impensabile, ripeto, due settimane fa”.
Questi i convocati di mister Zeman:
PORTIERI: Gabriele Alleruzzo, Michele Avella.
DIFENSORI: Francesco Barbera, Francesco Bruno, Vincenzo De Meio, Antonello Giordano, Domenico Strumbo, Gaetano Ungaro.
CENTROCAMPISTI: Giuseppe Bonasera, Fabio Bossa, Francesco Buono, Alessio Cristiani, Giovanni Lavrendi, Facundo Ott Vale, Gianluca Sampietro, Francesco Saverino.
ATTACCANTI: Claudio Coralli, Antonio Crucitti, Gennaro Esposito, Francesco Orlando, Giuseppe Siclari.