SuperNews ha avuto il piacere di intervistare Valeria Acquaviva, giovane promessa dell07 La tennista ha parlato della vittoria del suo primo Open e dei suoi progetti futuri.
Valeria, un 2021 giocato su buoni livelli che ti ha visto vincere il tuo primo Open. Ci parli di questa esperienza?
Vincere un Open è sempre un’esperienza emozionante. In finale c’erano le telecamere, c’erano molte persone ad assistere ed ero tesissima durante i primi game. Per fortuna sono riuscita a sbloccarmi presto e a esprimere un buon livello di gioco in finale contro Victoria. Quest’ultima è anche una mia grandissima amica e penso che sia stata penalizzata un po’ dall’emozione. Personalmente è stata una grande soddisfazione, soprattutto perché l’inizio dell’anno non è stato facile a causa di tante sconfitte e tanta fatica. Avevo dei dubbi, non sapevo se il modo in cui avevo lavorato fino a quel momento fosse giusto: questa vittoria mi ha dato una buona dose di fiducia e mi ha fatto capire che non bisogna avere fretta di ottenere risultati. Ognuno di noi ha diversi tempi di maturazione e bisogna avere pazienza.
Con la squadra Tennis Matchball Napoli hai conquistato la Serie C lasciando il tennis dilettantistico. Com’è stato l’impatto in un campionato più impegnativo?
In Serie C ci sono squadre molto forti e avversarie molto valide. La vivo il più serenamente possibile, godendomi queste belle esperienze con la squadra e cercando sempre di dare il massimo.
Quali sono i tuoi impegni sportivi per quest’anno?
Quest’anno sto cercando di giocare tanti Open anche in altre regioni. Mi piace moltissimo viaggiare, conoscere tante altre ragazze che si allenano e si impegnano come me. In più, ho la fortuna di essere fidanzata con un ragazzo che condivide la mia stessa passione per questo sport, Emanuele Bastia, per cui spesso viaggio insieme a lui, il che rende queste esperienze ancora più emozionanti. In ogni caso c’è anche il dovere, devo sempre conciliare questi impegni sportivi con l’università, che per me è molto importante. Quest’anno ho anche il corso istruttore di 1º grado.
Quali sono i principali ostacoli che stai affrontando nel tuo percorso di crescita nel tennis?
I principali ostacoli derivano dal fatto che mi lascio coinvolgere molto emotivamente, forse perché ci tengo moltissimo a questo sport, e ci rimango male se non riesco a dare il massimo. A volte mi lascio anche troppo condizionare dai giudizi delle altre persone, mi preoccupo molto di cosa gli altri pensano di me e quindi non riesco ad esprimermi liberamente. Sono aspetti su cui sto cercando di lavorare, anche insieme ad Emanuele, che ha molta più esperienza di me sul campo da tennis e che è diventato per me un esempio.
Oltre al tennis quali sono i tuoi progetti futuri?
I miei progetti per il momento sono a breve/medio termine. Voglio completare gli studi universitari e continuare ad allenarmi. Nel frattempo mi apro anche altre strade come quella di istruttrice. Non so tutto questo a cosa mi porterà, sto cercando di fare quello che mi piace e quello che sento giusto fare.
C’è una tennista alla quale ti ispiri?
Mi piace molto Simona Halep, penso di potermi ispirare a lei come tipo di gioco ma deve soprattutto essere per me un esempio la sua forza mentale. È una giocatrice con un gran carattere, non molla mai, la stimo tantissimo e spero in futuro di riuscire a maturare abbastanza grazie anche al suo modello.
Chi è la favorita degli Internazionali d’Italia?
Personalmente, tifo sempre per la Halep.
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