Conferenza stampa di Fabrizio Mannino, l’imprenditore siciliano interessato all’acquisizione dell’ Acr Messina da Pietro Sciotto:
“Premetto, dice subito Mannino, che questa mia conferenza stampa nasce dalla rottura del patto di riservatezza con l’Acr Messina. Ho il dovere, giunti a questa situazione, di informare degli avvenimenti accaduti in questi giorni. Voglio fare chiarezza su questa trattativa che sto conducendo da parecchio tempo. Al di là delle smentite, le mail e le pec parlano chiaro, io ci sto provando in tutti i modi. Il mio è un interesse che riguarda tutti, non sono qui per speculare, ma per interesse nei confronti della società e per passione sportiva. Messina non è per me una semplice squadra, rappresenta parte delle origini della mia famiglia. Questa è una squadra che appartiene alla città, ai tifosi e a chiunque la sostiene ed ha a cuore la città.
Qualora un giorno qualcuno mi chiedesse di farmi da parte perchè sono un impedimento per il bene della squadra, allora lo farò. Questa società comunque è privata quindi a questo devo attenermi, ci sono delle leggi da rispettare e questo mi porta comunque a far valere la verità. Invito il presidente Sciotto a non considerare questa conferenza stampa come qualcosa di contrario a lui, ma un punto di ripartenza per raggiungere un obiettivo comune. Voglio evitare dichiarazioni, vorrei che ci vedessimo e trovare un punto di incontro. Le dichiarazioni di Sciotto non voglio commentarle, io ci sono e non mi muovo, sono qua e disponibile a rivederci. Credo che il sindaco abbia fatto tanto e per questo devo ringraziarlo. Ha cercato che si trovasse un punto d’incontro. Il presidente Sciotto ha ritenuto di rompere il patto di riservatezza da lui stesso voluto, non era stato nemmeno richiesto da me, lui con le sue dichiarazioni l’ha interrotto. Ho seguito un percorso ufficiale nella mia presentazione, ho mandato documenti che servivano alla lega e li ho consegnati, ho dato tutto sin dall’inizio a tutti i miei interlocutori. Il sig. Sciotto ha voluto diffondere per vie ufficiali ed ufficiose una visione sua personale della trattativa e poco attinente ai fatti. Il patto prevedeva che nessuno parlasse del patto e così ho fatto, io l’ho sempre rispettato mentre il signor Sciotto ha fatto dichiarazioni che non avrebbe potuto fare. Ho dato mandato ai miei avvocati di informare il presidente Sciotto che, non essendoci nessuna trattativa esclusiva, cosa che il presidente non ha mai voluto dire, avendo lui diffuso a mezzo stampa alcune informazioni private, mi ritengo libero da qualsiasi accordo avendolo lui violato. Non ho capito di quali garanzie parla Sciotto, non c’è alcun contratto, quali garanzie ci dovrebbero essere? Io ho solo detto che la mia volontà è che la squadra venga iscritta al campionato ma io non posso farlo, non sono il presidente. L’iscrizione compete al presidente Sciotto, non posso io caricarmi l’onere dell’iscrizione non essendo io il legale rappresentante. Non è possibile pensare che io possa inviare un bonifico e Sciotto iscriva la squadra. Fino a due giorni fa, ero riuscito a far sottoscrivere al presidente un impegno di massima che conduceva ad un accordo di restituzione della somma che il signor Sciotto avrebbe dovuto pagare per l’iscrizione. La mia volontà era quella di acquisire il 51% della squadra, il resto delle quote dovevano avvenire di volta in volta solo a seguito del pagamento di Sciotto dei debiti, che attualmente non conosco nemmeno. Non ho preteso che Sciotto mi cedesse ora l’intera società, ma solo a seguito dei pagamenti in essere Quindi che garanzie voleva?
“Sciotto aveva sottoscritto questo contratto, asserendo che sarebbe stato sottoposto a valutazione. L’indomani mattina mi ha chiamato, ho anche saputo che questa chiamata poi è anche stata veicolata, più che chiamata la definirei monologo. Sono andato alla sua concessionaria per parlarne, mi ha detto di superare questo contratto e proposto la cessione del 100% delle quote dietro pagamento unico di un corrispettivo. Mi sono confrontato con i miei legali, ovviamente la cifra chiestami da Sciotto era notevole e superiore alla realtà ed ho preteso di sapere l’ammontare. Ad oggi posso dire che non c’è ancora un accordo tra il conteggio dei debiti fatto da Sciotto e quello del mio consulente, e non parliamo di differenze minime o superabili. Fino a ieri, dei documenti chiesti, solo 1/3 dei documenti era stato presentato e così l’operazione è impossibile. Ieri nonostante mille difficoltà ho ancora insistito con i miei legali per avere questi documenti e continuare la trattativa. Continuo ad essere disponibile per qualsiasi accordo, la cosa che mi preme è che il Messina possa continuare ad esistere e si iscriva la squadra”
“i documenti che mancano riguardano la parte contabile, non quella fiscale. Mancano i debiti verso i clienti, i fornitori, i dipendenti, insomma una parte cruciale per valutare i rischi aziendali. Attualmente io in mano ho solo una bozza di preaccordo firmata 13 Giugno 2023, ieri mi ha detto che voleva superarla. La cosa che Sciotto ha sempre detto è che voleva iscrivere la squadra, tant’è che ci sono dei documenti richiesti che manifestano la volontà di Sciotto di iscrivere la squadra. Come passivo la società dichiara 1,2 milioni, mentre da una prima analisi basata sui primi documenti, sono 2,8 milioni. Una differenza non da poco. La condizione necessaria per l’accordo è l’iscrizione della squadra al campionato, senza quella non si può fare niente perchè io non sono il presidente e non posso farla. L’ipotesi del fallimento della società e di un nuovo Messina è una ipotesi che vorrei escludere. Non conosco i motivi per cui il presidente Sciotto abbia fatto la scelta di cambiare gli accordi, è libero di farlo magari avrà un motivo per farlo Non so se questo è dovuto ad una nuova trattativa, se ci fosse sarei contento ma non saprei esprimermi a riguardo. Della mancanza di garanzie non so a cosa Sciotto alluda, nella prima parte dell’accordo c’era un’offerta e una parte di quote ceduta a seguito di pagamento. Se parla delle altre quote, il pagamento sarebbe avvenuto a seguito di altri interventi che coprissero i debiti ma attualmente non c’è certezza sull’ammontare delle passività. Se le garanzie fossero invece relative alla mia condizione e alla mia solvibilità, sono qua pronto per darle ma come prevede il codice civile, determinate informazioni si danno solo e in seguito di contratti firmati. Ripeto, c’è una normativa da rispettare, la confort letter sulla mia solvibilità c’è, è una certificazione fornita dalla prima banca del mondo, la City Bank che ha una carta relativa alla mia situazione patrimoniale che ammonta a 50 milioni di euro.”