Tour de France | Dopo la pausa si torna a salire. Percorso e favoriti 16a tappa
Dopo il giorno di riposo, oggi la carovana gialla del Tour riparte da La Tur du Pin per arrivare a Villard de l’Ans dopo 164 chilometri e 5 gran premi della montagna. L’arrivo è in salita ma sono solo 2 chilometri al 6%. E’ solo la prima del terribile trittico alpino, in quella terza settimana che tutti i corridori temono. Dopo la doppietta slovena sul Grand Colombier, si attendono segnali da chi sul Giura ha perso terreno. Per gente come Bernal e Quintana si capirà, probabilmente, se quella di domenica è stata solo una ‘giornata no’, oppure se le energie sono giunte davvero al lumicino.
Prima parte di tappa non particolarmente difficile con il Gpm di quarta categoria de la Cote de Vrieu, 2.3 chilometri al 6.8%. Segue tratto vallonato per imboccare la prima vera salita di giornata, cioè il Col de Porte, 7.4 chilometri al 6.8% di pendenza media. Segue una lunga discesa di 15 chilometri e poi si sale di nuovo verso la Cote de Revel, 6 chilometri all’8%. Al chilometro 131 parte invece la salita più dura di giornata, si tratta della Montee de Saint Nizier, seconda categoria di 11 chilometri al 6.5%, ma arrivati in vetta non si scende, prosegue un tratto di pianura di 16 chilometri per arrivare al muretto finale di Villard de l’Ans di 2.2 chilometri al 6.5%.
Primoz Roglic dovrà limitarsi a difendere il suo primato, e sicuramente la Jumbo-Visma lo terrà al sicuro senza lasciar andare il suo diretto avversario Tadej Pogacar (UAE Team Emirates). Sarà sfida in casa Colombia tra Rigoberto Uran (EF Pro Cycling), attualmente terzo, Miguel Angel Lopez (Astana) e Nairo Quintana (Arkea Samsic). Questi tre dovranno fare attenzione ad un quartetto in grande crescita formato da Adam Yates (Mitchelton-Scott), Richie Porte (Trek-Segafredo), Mikel Landa (Bahrain McLaren) ed Enric Mas (Movistar).
Non è da escludere neanche un attacco da lontano da parte di Marc Hirschi (Team Sunweb), grande rivelazione di questo Tour, e di un altro attaccante nato come Alexey Lutsenko (Astana). Tra i più esperti che meriterebbero una chance personale ci sono anche Alejandro Valverde (Movistar) e la punta degli azzurri Damiano Caruso (Bahrain McLaren).