Da Giorgio a Giuseppe Quartuccio, la Top Spin Messina resta sempre vincente. L’entusiasmo e l’amore con cui ormai Messina si sta imponendo nel Tennistavolo è merito loro. Quest’anno il bastone del comando è passato nelle mani di Giuseppe Quartuccio che si è assunto l’onere di continuare quanto iniziato accanto al padre: “E’ stato un onore, aver fatto le veci di mio padre nel ruolo di presidente, aver riportato lo scudetto a Messina, il secondo scudetto. Un’emozione indescrivibile con dei ragazzi fantastici e contro tutti i pronostici, non ci sono parole. “
L’Apuania Carrara era diventata la “bestia nera” sin dallo scorso anno…
“In tutti gli incontri fatti con Carrara quest’anno, ci hanno sempre surclassati ed a volte anche in maniera netta, per questo eravamo sempre sfiduciati quando dovevamo incontrarli, perchè hanno una squadra incredibile con giocatori di livello internazionale come Gacina che è tra i primi trenta nel mondo. Dopo il pareggio in campionato, però, abbiamo capito che si poteva fare qualcosa in più e la differenza nella finale l’ha fatta essere una grande famiglia ed in campo non erano solo quattro ma in quattrocento con un pubblico meraviglioso, degli sponsor che ci appoggiano ed uno staff tecnico incredibile, con Liang che è mancato per cause di salute, ma era con noi ed a lui dedichiamo la vittoria.”
A Carrara sono stati fondamentali i punti di Matteo Mutti…
“Tutti si aspettavano il punto dagli stranieri, Montero, Zhmudenko, bisogna ricordare pure che noi abbiamo portato il primo scudetto a Messina con quattro giovani italiani. Al ritorno Matteo Mutti è stato l’uomo in più, il nostro cinese, lo straniero. Ha fatto due partite incredibili sopratutto con Pistej, di cui soffriva il gioco ma lo ha surclassato in maniera netta, oltretutto giocare sul tre a due per loro sapendo che il suo punto avrebbe determinato la vittoria, aver fatto quale punto è sintomo di un giocatore, anche se giovane, di un’esperienza incredibile che sa gestire questi momenti molto complicati per chiunque, anche per un top player come Montero. Un ringraziamento va anche a Jonathan Groth e Carlos Caballero che hanno giocato con noi in questa stagione e si sentono parte della famiglia della Top Spin.”
Grande gioia per Montero che ha salutato la vittoria di Messina con un video sui social
“Joao è un campione, ha giocato con i migliori al mondo, vincendo, Olimpiadi, Campionati del mondo, giocatore di un’esperienza incredibile. Lui è il nostro uomo in più dal punto di vista mentale, ci da la forza ed il coraggio di crederci ed andare avanti, così abbiamo strappato questo bellissimo scudetto a Carrara, anche grazie a Joao ed alla sua mentalità vincente.”
…e poi ci sono Zhmudenko e Rech Daldosso
“Jaro è dovuto fuggire da un paese in guerra e, nonostante questo è riuscito ad avere questa mentalità ed essere qui dopo tutto quello che ha passato. All’andata ricordiamo che è stato lui l’uomo in più con una forza invidiabile, anche lui fa parte della nostra famiglia, gli piace state a Messina, ce lo dice sempre e noi gli vogliamo un bene infinito. Mentre, Marco Rech Daldosso è la Top Spin Messina in serie A1, anche se non ha giocato nella finale, era in campo con tutti gli altri e ci ha spinto alla vittoria e noi lo ringraziamo e speriamo stia con noi per tanti anni ancora.”
Dopo la conquista del titolo di Campione d’Italia quali saranno i prossimi obiettivi della Top Spin Messina?
“Stiamo parlando con lo staff tecnico per valutare se fare nuovi innesti. Gli obiettivi restano gli stessi: finale scudetto, possibilmente vincendo, e fare qualcosa in più in Champions League.”