- Un incredibile nodo in gola, per Andy Murray al momento dell’annuncio e per chiunque stamattina abbia ascoltato le parole che il tennista scozzese ha dovuto far precedere da una breve camminata fuori dalla sala conferenze per attenuare la commozione. Tra non molto Murray non sarà più un giocatore di tennis, a causa dell’infortunio all’anca che aveva già compromesso in maniera evidente le sue possibilità di esprimersi ad alti livelli. Dopo circa 20 mesi divisi tra infermeria, annunci di ritorno in campo poi smentiti e quindi qualche partita, poche e sofferte, l’ex numero uno del mondo annuncia che si ritirerà perché non ha senso continuare così. Proverà ad arrivare fino a Wimbledon, ma non è sicuro di farcela.
“Non sto bene, ovviamente. Sto lottando con il dolore da molto tempo, probabilmente venti mesi, ed è abbastanza. Ho fatto tutto quello che potevo per provare a stare meglio ma non ha funzionato. Mi sento meglio di qualche mese fa c’è ancora molto dolore. È stato difficile. Non si tratta soltanto del dolore, è semplicemente… troppo. Non voglio continuare così“. Districandosi con grande fatica tra le lacrime, Andy comincia a parlare per motivare la sua scelta.