Tennis. Australian Open: Djokovic-Nadal la finale
Nole domina Pouille per 6-0, 6-2, 6-2: domenica contro Rafa per il settimo successo a Melbourne
Novak Djokovic è il secondo finalista degli Australian Open. Il numero 1 del mondo sconfigge Lucas Pouille 6-0, 6-2, 6-2 in un match dominato dal primo all’ultimo minuto. Il serbo non sbaglia quasi niente, al francese restano le briciole anche quando deve servire. Djokovic, alla ricerca del settimo sigillo a Melbourne, affronterà domenica nell’atto conclusivo Rafael Nadal, alla caccia del 2° trionfo: sarà una riedizione della finale del 2012.
6-0, 6-2, 6-2. I numeri nel tennis non sono tutto, ma dicono tanto. Dicono, ad esempio, di una semifinale degli Australian Open dominata da Novak Djokovic contro Lucas Pouille. Dopo 17 minuti di partita, Djokovic è già sul 4-0: Nole sbaglia pochissimo in battuta e trova sempre risposte al servizio di Pouille, costantemente in difficoltà. La cattiva notizia per il francese è che fa punti solo con la prima di servizio: non appena si scambia, Djokovic trova righe e angoli ingiocabili. Il serbo è totalmente in controllo, dispone a suo piacimento di Pouille e fa suo il primo set senza nemmeno sudare: 6-0 in 23 minuti, e messaggio in codice a Nadal che nell’altra semifinale ha lasciato solo sei game a Tsitsipas. Quasi come se non avessero stimoli dall’avversario, i “vecchietti” si motivano anche così.
Il cenno di ok a Pouille, dopo un bel punto conquistato nel secondo set, sa tanto di contentino da parte di chi sa di dominare e proprio per questo può permettersi di lasciare la scena agli altri in qualche punto. Per il resto, è il solito copione. Il numero 1 del mondo impone il suo ritmo, costringe Pouille a difendersi ben oltre la linea di fondocampo, risponde quasi sempre alla battuta del francese, che anche per questo deve forzare sempre di più al servizio: ne è conseguenza il doppio fallo che regala a Djokovic il break sull’1-1 nel secondo parziale. Non la migliore delle notizie, in una serata in cui il serbo sul suo turno di battuta tiene a zero l’avversario sette volte e perde solo otto punti. Anche il secondo set scorre via liscio: 6-2 e dopo 56 minuti di partita Djokovic è già avanti 2-0. Lo sguardo di Pouille alla sua allenatrice, Amelie Mauresmo, è tutto un programma: il francese sembra dire “Cosa posso fare?”. In effetti, poco. Ci prova anche utilizzando il serve and volley, ma è tutto vano, perché Djokovic è in versione distruttore di sogni e si guadagna la finale con il 6-2 del terzo set. Adesso Nole deve inseguire il suo, di sogno. Quello di vincere il settimo Australian Open. Sarebbe un record tra gli uomini. Domenica tra lui e la storia non ci sarà un avversario qualunque, ma Rafael Nadal.