“Telemaco prigioniero. Odissea 2021” nell’Atrio del Carmine Comune di Milazzo con Salonia e Guttadauro.
Prosegue il tour estivo dello spettacolo teatrale e musicale ‘Telemaco Prigioniero. Odissea 2021’ dell’attore e regista messinese Eros Salonia. Si tratta di un libero adattamento del poema di Omero, attualizzato in chiave moderna. Dopo i successi delle recenti rappresentazioni a Villa Melania a Messina e a Salina, appuntamento venerdì 20 agosto nell’Atrio del Carmine al Comune di Milazzo alle 21, ingresso gratuito. Lo spettacolo scritto e diretto da Eros Salonia è un cunto delle avventure di Ulisse evocate dal ‘cantastorie-Omero’ Giacomo Guttadauro al ritmo della cui chitarra, Salonia interpreta tutti i personaggi della sua Odissea. L’incontro tra le atmosfere musicali create da Guttadauro e la recitazione evocatrice di Salonia realizza una poesia viva e feconda, un inno di libertà e di amore a cui non ci si può sottrarre.
La regia è di Eros Salonia, trame musicali e assistente alla regia Giacomo Guttadauro, luci e audio Antares Salonia. “E’ uno spettacolo – spiega Salonia – in bilico tra poesia e farsa, con una storia che passa dall’epica all’avanspettacolo. Questa irriverente e libera interpretazione dell’Odissea è incentrata sull’assenza del padre e della memoria storica, in quest’epoca moderna, schiava della tecnologia e della malattia da curare a discapito di ogni dimensione eroica. In un mondo che vive al riparo da ogni pericolo esterno, il folle Telemaco rappresenta una via di saggezza per la riconquista di uno spazio realmente umano. Il padre Ulisse e il figlio sono due eroi opposti, uno antico, l’altro moderno che creano un dialogo immaginario. Due anime vive che si muovono in un mondo di maschere. Salonia ha realizzato uno spettacolo dirompente, irriverente e accattivante. Un ‘cunto’ che ha offerto un’immagine armoniosa di avvenimenti, miti e leggende, con una libera interpretazione del testo grazie alla traduzione in dialetto messinese di Rosa Gazzara Siciliano dall’edizione greca originale dell’Odissea.
Nello spettacolo viene ripercorso il poema epico, rivisitando e, facendo emergere appunto la figura di Telemaco che, come spesso avviene nella società contemporanea, soffre per il padre assente, ed è sbandato perché gli è mancata per tanti anni una figura paterna. Ha le fragilità di un uomo, che affronta delle avversità in una società che muta sempre e diventa più complessa e condizionata da un’incertezza storica, politica e sociale. Nella sua interpretazione Salonia riesce anche a far convivere la tragedia greca e le maschere pirandelliane, linfa vitale della cultura siciliana. Il naufragio di Telemaco e Ulisse nelle viscere del proprio inconscio è anche motivo di riflessione contro gli stereotipi di genere, le verità imposte e una società con troppe certezze e pochi dubbi. Salonia, è una figura poliedrica che interpreta diversi personaggi, esplorando l’animo umano e destrutturando gli archetipi della società contemporanea”.
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