TEATRI DI NASO – Domenica in scena “La Felicità”: tre donne nella Catania del ’68 tra passato e presente
Un viaggio tra desideri repressi, ruoli imposti e identità in cerca di riscatto: è quello che La felicità, spettacolo teatrale scritto da Roberta Amato e Giorgia Boscarino, propone al pubblico domenica 13 aprile alle ore 18.30 (non più alle 17,30) al Teatro Vittorio Alfieri di Naso.
La pièce rappresenta il terzo appuntamento della rassegna Teatri di Naso, dedicata alla drammaturgia italiana contemporanea. In scena, accanto alle due autrici, anche Luana Toscano. La regia è affidata a Nicola Alberto Orofino, mentre la produzione è a cura dell’associazione culturale Madè.
Ambientato nella Catania del 1968, lo spettacolo mette al centro tre figure femminili, ciascuna emblematica di un diverso modello sociale e culturale dell’epoca. Una zitella, devota alla religione e ostile a ogni cambiamento, incarna un mondo chiuso, giudicante e bigotto. Una seconda protagonista vive nel comfort materiale garantito dal marito, ma si scopre prigioniera di un’esistenza che non ha scelto. La terza, moglie di un imprenditore, inizia a interrogarsi sulla propria condizione dopo essersi avvicinata alle idee del movimento femminista che legge nei giornali.
Il contesto urbano e sociale in cui si muovono è quello di una città in fermento. «Fuori e lontana – scrive, tra l’altro, Orofino nelle note di regia – c’è la Catania che cresce, si allarga, “s’allonga”, si stira, come un pane in pasta, la Catania dei cantieri edili, con l’ambizione e la speranza di diventare la Milano del Sud. L’infelicità di queste donne ci appartiene, nonostante la storia sia ambientata nel ‘68, perché ci accorgiamo che dentro quel racconto ci siamo anche noi, qui e ora. Per raccontare questa storia utilizzeremo solo per finta l’immaginario di ieri. Quelle donne le trovi ancora nei “quatteri” delle nostre città di provincia. Tali e quali, fissate in eterno, sospese e bloccate, a recitare senza interruzione il rosario della loro esistenza, sempre uguale, sempre quello, in ogni epoca… Il loro racconto svela desideri, crucci, angosce, speranze di noi tutti. La loro in-felicità ci appartiene e ci sconquassa quando ci accorgiamo che dentro quel racconto ci siamo anche noi, qui e ora».
La rassegna Teatri di Naso, con la direzione artistica di Roberto Zorn Bonaventura, proseguirà il 4 maggio con Il nostro amore schifo, testo e interpretazione di Francesco D’Amore e Luciana Maniaci, con la regia di Roberto Tarasco. Lo spettacolo è prodotto dalla compagnia Maniaci d’Amore.
Il progetto, fortemente sostenuto dal Comune di Naso, è realizzato con l’organizzazione dell’associazione “Castello di Sancio Panza”, il supporto della rete di drammaturgia siciliana Latitudini, e la collaborazione della Pro Loco. La direzione tecnica è curata da Stefano Barbagallo, mentre il progetto grafico è firmato da Riccardo Bonaventura.