Mission impossible per il Team Scaletta, in un match che rappresenta il più classico dei testa-coda contro la seconda forza del campionato, la Royal Team Lamezia. Squadra messinese che in questo inizio di 2022 ha pagato a duro prezzo la lunga sosta e gli infortuni, a pesare in particolar modo è stato però un calendario balordo che l’ha costretta a giocare 5 gare in appena 14 giorni, ultima delle quali ad armi pari contro una Salernitana che viaggia in piena zona play-off. Contro la Royal Team, c’è da confermare quanto di buono mostrato nell’ultima uscita ma soprattutto da riscattare la sconfitta dell’andata in cui le ragazze di coach Cernuto hanno tenuto testa alle calabresi in una gara che si è risolta negli ultimi minuti. Compagine ionica che vedrà il rientro a pieno regime di qualche elemento fondamentale per la squadra ma soprattutto, mette una nuova freccia al proprio arco , una “Miss X” come annunciato dalla presidente Chiara Tafuri in settimana.
Nel consueto appuntamento con la stampa, abbiamo sentito una delle giocatrici più esperte della squadra, Elisa Pensabene, facendo il punto sulla situazione del gruppo e dando uno sguardo al prossimo match. “Abbiamo avuto una settimana intera per poter lavorare e preparare il prossimo match, una cosa che sicuramente ci mancava. Ci siamo preparate, dice Elisa, nel migliore dei modi, andremo ad affrontare una squadra molto forte ma speriamo di uscire dal campo consapevoli di aver fatto un’ottima prestazione. Finalmente possiamo dire che come organico siamo al completo, abbiamo recuperato le ragazze che avevano qualche problema, confidiamo per domenica di poter stare tutte bene e potercela giocare. Non partiamo sconfitte sicuramente contro il Lamezia anzi, prendiamo spunto dalla partita dell’andata quando abbiamo dimostrato di potercela giocare contro avversarie di questo livello e siamo sicure di poter replicare anche in casa loro. La sfida ultima contro la Salernitana ci ha lasciato sicuramente un po’ di amarezza, siamo state al loro livello e siamo consapevoli che meritavamo qualcosa in più rispetto al risultato che è maturato.”