L’ultima giornata lascia al Messina l’ennesima delusione di una compagine che, da due anni, vivacchia tra i professionisti con una rosa incompleta in tanti ruoli, a cominciare dalla perenne assenza di esterni che incentivino variazioni nella costruzione di gioco. La partita con il Taranto non è altro che la certificazione di avere una squadra incapace, se non in rare occasioni, di entrare in campo da protagonista. Ed allora ci si deve “accontentare” di vedere un Messina modesto e senza idoli. Adesso, bisognerà cercare di arraffare la salvezza nella doppia sfida dei play-out con la Gelbison il 6 e 13 maggio.
Fumagalli: comunque sia chiude la porta e quando non ci riesce si affida ai pali. Voto 6,5
Baldè: soffre la maggiore mobilità degli avanti pugliesi, cerca di far valere il fisico. Sostituito ad inizio ripresa. Voto 5,5
(1′ st Ferrara): quando entra sembra sia già cambiata la corrente con un Taranto meno voglioso, poi deve affidarsi anche lui a respingere le continue conclusioni a rete. Tutta la difesa in difficoltà sulle palle alte. Voto 6)
Marino: relegato a difendere si perde sulla trequarti. Voto 5,5
(17′ st Iannone): anche lui è un giocatore con propensione offensiva, ma qui deve difendere. Voto 5)
Berto: si fa superare troppe volte perchè gli avversari hanno caratteristiche di rapidità che lui non ha. Voto 5
Fofana: si sente e si vede poco ma non potrebbe essere diversamente se anche lui deve difendere. Voto 5,5
(1′ st Mallamo): sfortunato. S.V., 21′ st Konate: entra per difendere e ci riesce. Voto 6,5)
Balde: corre tanto ma inutilmente, cerca la porta ma c’era poco da fare. Voto 6
Ferrini: come detto in precedenza, si soffre troppo sui palloni alti, lui ci mette grinta ma solo per cercare di evitare la sconfitta. Voto 6,5
Celesia: stavolta soffre anche lui sulle fasce e non riesce a fermare tutti i cross dalla sua parte. Si fa pure espellere. Voto 5
Fiorani: probabilmente tra i più lucidi e visibili del centrocampo, tenta pure la botta da fuori. Voto 6,5
Perez: solito lavoro di spallate a difesa del pallone ma è abbandonato a sé stesso. Voto 5,5
Kragl: cosa ci fa uno come lui in una squadra che cerca solo di non perdere? Scompare del tutto dopo l’errore dal dischetto. Voto 6
(17′ st Grillo): non ha il passo e il peso per far aumentare la pericolosità della sua squadra. voto 5).
All.Raciti: sin dall’inizio la squadra sembra seguire delle precise direttive: attendere. Eppure al Messina sarebbe bastato vincere col Taranto per salvare la Serie C. Ma questo atteggiamento non è altro che la conferma del credo tattico di questo tecnico di cui alcuni si sono accorti solo oggi o nelle ultime settimane. Voto 5