TARANTO – Capuano:”Non ascoltiamo nessuno. Sogno la B”
Con la vittoria ottenuta con il Pescara, il Taranto è aritmeticamente salvo. Ospite della trasmissione “Rossoblù”, in onda su Antenna Sud, il tecnico rossoblù Ezio Capuano è un fiume in piena: “E’ stata un’annata bellissima, intensa, ma anche di sofferenza per molte vicissitudini. Nessuno si aspettava che il Taranto potesse raggiungere la matematica salvezza con due giornate di anticipo. È stato un bel capolavoro calcistico. Grazie a chi ci ha sostenuto, al mio staff che ha lavorato quotidianamente anche in momenti di grande difficoltà, ma soprattutto a questa squadra che ho l’onore e il piacere di guidare. Un ringraziamento illimitato a chi mi ha scelto, la proprietà. Ha creduto in me in un momento di difficoltà, portandomi a Taranto dopo tantissimi anni. Rivolevo questa piazza. Quando sono stato chiamato non ho visto classifica, né calendario né rosa a disposizione e oggi sono contento di aver raggiunto un obiettivo importante”.
All’orizzonte l’obiettivo playoff: “Ho sempre detto che il Taranto avrebbe cercato di fare quanti più punti possibili. Adesso possiamo vivere un sogno, mancano due partite e siamo a un punto da un obiettivo che era impossibile qualche mese fa. Ci crediamo, andremo in campo per ottenere il massimo e cercare di fare più punti possibili”.
La diserzione della tifoseria però fa male: “Rispetto tutti i sostenitori e ho un buon rapporto con loro, però questo ostracismo contro una società che ha portato il Taranto in C, si è salvata nel primo anno tra i professionisti con un girone di andata perfetto e quest’anno è riuscita a mantenere la categoria, non lo capisco. Il rammarico più grande è quello di non aver avuto il mio popolo allo stadio, il pubblico, con loro avremmo avuto minimo sei punti in più. Domenica erano 2mila ma sembravano 15mila, ecco domenica il Taranto ha giocato in casa”.
Opinione negativa che ha destabilizzato l’ambiente: “Abbiamo subito critiche al limite dell’indecenza. Siamo rimasti in vita e oggi il Taranto è tra i professionisti. Siamo andati avanti senza ascoltare nessuno, chiudendoci nello spogliatoio portando avanti le nostre certezze”.
Sulla commozione dei scorsi giorni: “La lacrima è l’esternazione di una sofferenza, il sentimento di chi accumula tante cose. Un uomo che piange non si deve vergognare. La vittoria nel calcio ha cento padri, la sconfitta è sempre orfana. L’allenatore è uno solo e per quanto possa essere forte caratterialmente, vive anche di incertezze”.
Sulla volontà di rimanere a Taranto: “I matrimoni si fanno in due. Per il momento sono concentrato sulle prossime due partite, chiaro che sono arrivato in un momento difficile e sarebbe bello proseguire”.
Il sogno di Ezio Capuano: “Voglio portare il Taranto in Serie B. Con la nuova riforma che probabilmente sarà confermata, andranno nel prossimo campionato sei squadre in Serie B, non è impossibile”.
@AntennaSud.com (foto Max Todaro)