Un Sullo a più facce si presenta in sala stampa, orgoglioso per i primi 70 minuti della sua squadra che poi ha smesso di giocare: “Non so se per la condizione fisica o per la qualità degli avversari, ci possono entrare anche le due sostituzioni che sono state obbligatorie. Proprio per questo bisogna giocare a calcio e non fare la guerra – sottolinea il tecnico del Messina – non smettere mai di giocare anche se si è in condizioni di vantaggio o di svantaggio, di superiorità o di inferiorità.”
“Io cresco ogni giorno e mi aspetto l’aiuto da parte di tutti. Le imprecazioni alla fine non esistono, si deve giocare durante la gara per non finire imprecando. Prevale, comunque, l’orgoglio dei settanta minuti iniziali ed a tratti siamo sembrati una bella squadra di calcio ma dobbiamo essere 23/24 per consentire ai ragazzi di crescere tranquillamente e non in fretta, con l’ansia e sapere che possono anche sbagliare senza incidere sullo svolgimento della partita. Se io sostituisco due ragazzi quelli che entrano devono essere sereni” – Sulllo chiede una panchina lunga – “a parte che abbiamo lasciato tre giocatori a casa perchè non ancora ufficializzati. Escono due giocatori come i centrali e devono entrare in campo due con la stessa esperienza.”
“Avremmo voluto una casa tutta nostra dove poterci allenare, anche se al Cus ci troviamo bene, per carità, mi sarei però aspettato di allenarmi al Celeste. Resto orgoglioso per i settanta minuti in cui siamo sembrati una bella squadra, il messaggio che mando sempre ai ragazzi è quello di giocare a calcio, non di fare la guerra o di pensare di cambiare atteggiamento a seconda del risultato.”
Baldè resta in linea con le dichiarazioni del suo allenatore: “Noi cerchiamo di giocare a calcio, cerchiamo di portare avanti le disposizioni del mister, anche se qualche volta, la forza degli avversari, le distrazioni, la sfortuna portano a situazioni di questo genere. E’ un peccato, dopo aver dominato per larga parte della partita, a mezzora dalla fine sul 4 a 1 per noi è sicuramente incredibile.”
Ma come si smette di giocare tutti insieme?
“Si smette di giocare tutti insieme perchè si cambia atteggiamento di gioco, per un fatto psicologico o anche per la diversa spinta della squadra avversaria che cerca di recuperare.”