SPORT MESSINA 2019 | EMOZIONI, DELUSIONI… E UNO SCUDETTO E MEZZO
In una canzone di circa quarant’anni fa il superlativo Lucio Dalla cantava dell’anno che verrà auspicando un’inversione di rotta del paese, flagellato da crisi economica e nel bel mezzo degli anni di piombo. Oggi anche noi, nel nostro piccolo, siamo in vena di bilanci e di auspici, consci che per ogni anno che arriva ce n’è sempre uno che finisce. Il 2019, oltre ad essere il primo anno di attività di SportMeNews.it, dal punto di vista dello sport a Messina può essere considerato come una tappa dei grandi giri europei, condita da improvvise salite e rinfrancanti discese.
Nel calcio, come spesso accaduto nell’ultimo decennio, la prima squadra cittadina è stata protagonista di un cammino a due facce che, se in campionato l’ha vista riprendersi proprio agli inizi del 2019 per poi raggiungere una salvezza tranquilla, nella Coppa Italia dedicata ai dilettanti si è fermato ad un passo dalla gloria. Dopo un percorso ricco di insidie superate quasi brillantemente, infatti, i biancoscudati con Biagioni al timone sono riusciti a strappare il pass per la finale dopo la semifinale da film contro il Giulianova: all’1-1 nel Lazio ha fatto seguito il pirotecnico 3-2 in rimonta al “Franco Scoglio”, in quella sera di inizio aprile riavvicinatosi minimamente ad un’atmosfera che più si addice al Messina. Pochi giorni dopo la burrascosa separazione tra Biagioni e la società con il conseguente avvio del terzo mandato Infantino, che coinciderà con l’evaporazione del sogno nella finale contro il Matelica: tra le assenze per squalifica, Arcidiacono su tutti, e il muro Avella che pochi mesi dopo si ritroverà proprio a vestire la biancoscudata, ai marchigiani è bastata una sola rete in avvio di gara per aggiudicarsi il trofeo.
In ogni caso nella proprietà si è accesa una luce che ha condotto la famiglia Sciotto ad agire diversamente: il tira e molla per far sì che Messina si presentasse ai nastri di partenza della Serie D con un’unica grande squadra non ha prodotto alcunché, così la dirigenza dell’ACR chiude l’accordo con quella del Camaro, che ha rinunciato alla prima squadra portando avanti il “solo” settore giovanile e ha offerto il supporto organizzativo agli Sciotto recuperando inoltre il logo ancora nelle mani di Lo Monaco. Ciò, unito all’arrivo nelle vesti di direttore sportivo del mai dimenticato Obbedio, ha dato fin da subito la sensazione di una nuova era, nonostante il contemporaneo fallimento del Palermo con annessa ripartenza in quarta serie proprio nel girone del Messina. La buona volontà, però, non ha trovato adeguato riscontro nell’avvio di stagione: viene interrotto il rapporto con il ds, cadono due tecnici e il mercato estivo viene quasi interamente sconfessato. A fine novembre l’arrivo in riva allo Stretto di Karel Zeman, che sembra aver fatto ripartire quel movimento rivolto alla conquista dell’obiettivo minimo dei playoff, utili per sperare nel ripescaggio verso cui gli Sciotto hanno manifestato la loro disponibilità.
Dall’altra parte il passaggio del Città di Messina dalle mani del presidente Lo Re a quelle di Rocco Arena (in un primo tempo sembrava interessato all’Acr Messina) e la conseguente trasformazione della denominazione in Football Club Messina. Anche quest’anno, dunque, viene confermata una seconda squadra cittadina nello stesso girone dell’ACR.
Un gradino sotto c’è da registrare il disimpegno da parte della dirigenza dell’SSD Milazzo 1937 che, dopo aver raggiunto i playoff e presentato domanda di ripescaggio per la Serie D, si è ritrovata in Eccellenza ma a fine novembre ha deciso di fare un passo indietro. Peraltro la piazza non ha mai sposato pienamente il progetto Velardo-Gentile, preferendo supportare l’SS Milazzo, club di Promozione, categoria che invece è stata raggiunta, da Valdinisi Calcio e Atletico Messina: i biancorossi hanno dominato il girone D di Prima Categoria lasciandosi alle spalle proprio i biancazzurri, che hanno battuto il Calatabiano in finale playoff e hanno sfiorato il successo in Coppa Sicilia cadendo solamente nella finale contro il Città di Comiso.
I risultati migliori, però, la città di Messina li ha celebrati nel Tennistavolo con i trofei della Top Spin Messina. Il triplete della società del presidente Quartuccio affonda le sue radici nel gennaio del 2019 con l’affermazione per 3-1 nella finale di Coppa Italia contro il Cral Comune di Roma. Il 31 maggio arriva il bis con lo Scudetto, conquistato al termine della finale playoff contro il Verzuolo (3-3 in Piemonte, 4-2 a Messina) e assente in città dal 1999 quando un’altra società di tennistavolo, la Body Center, vinse il primo scudetto della storia sportiva peloritana. L’ultima gemma, invece, risale al 26 settembre con la vittoria in Supercoppa, ancora contro il Cral Comune di Roma (3-1), davanti al pubblico accorso alla Villa Dante. La Top Spin chiude il 2019 del Campionato di A1 al primo posto in classifica.
È stato quasi Scudetto per il Circolo del Tennis e Vela, che nel campionato a squadre di Tennis ha conseguito risultati probabilmente inimmaginabili alla vigilia del torneo. La squadra del presidente Barbera, infatti, si è spinta fino alla finale dove si è reso necessario un doppio di spareggio per decretare il vincitore: il Selva Alta di Vigevano ha avuto la meglio per 4-3 proprio grazie alla vittoria nell’ultimo doppio, conclusosi 2-0 (6-4; 6-2).
Meno bene è andata nella Pallanuoto dove la squadra femminile della Waterpolo Messina, dopo aver sfiorato per un paio di anni una storica vittoria dello Scudetto e aver regalato atlete alla Nazionale Azzurra, ha subìto l’onta della retrocessione ed il conseguente ridimensionamento anche per mancanza di partnership, necessari quando si gioca a certi livelli.
Anno 2019 positivo, invece, per la squadra maschile del Cus Unime, protagonista nel campionato di serie A2. Un anno solare pieno di vittorie e di tante soddisfazioni che hanno fatto conoscere il sodalizio gialloblu in ambito nazionale. Il cammino in questo 2019 è stato lungo e tortuoso ma la squadra allenata da Mister Sergio Naccari ha saputo regalare tante emozioni agli aficionados dei cussini.
Impressionante il cammino degli universitari nella scorsa stagione sportiva quando, da matricola di A2, Cusmano e compagni hanno lasciato tutti a bocca aperta disputando una stagione sontuosa: alla fine della regular season i playoff per la Serie A sono stati solo sfiorati con l’ultima piazza utile distante un solo punto. Quaranta i punti finali conquistati al termine delle 22 partite (stagione 2018/2019) con un bottino di ben tredici vittorie.
Se il cammino dei gialloblu nella scorsa annata è stato entusiasmante, lo è ancora di più quello della seconda metà del 2019. La squadra, infatti, è stata ricostruita sulla base di un solido progetto a lungo termine che punta fortemente sulla crescita dei giovanissimi. Nelle prime quattro giornate di A2 il CUS ha sorpreso tutto l’ambiente conquistando tre vittorie che adesso gli permettono di godersi la seconda posizione in classifica, subito dietro alla big Anzio e davanti ad alcune corazzate candidate al salto di categoria. Nonostante il bottino fin qui accumulato, l’obiettivo reale rimane quello della salvezza ma chissà che, alla luce di un 2019 superlativo, non si possa centrare il colpaccio nell’anno ormai alle porte. La pallanuoto messinese può contare anche sull’Ossidiana, iscritta al campionato di Serie B: l’obiettivo della società è quello di offrire ai giovani la possibilità di conoscere questo sport attraverso il settore giovanile e, nel contempo, favorire la riqualificazione della piscina di Villa Dante.
Restando in piscina ma tornando al Cus Unime, il 2019 è stato foriero di soddisfazioni anche nel Nuoto dove Giorgia Iaria si è resa protagonista arrivando seconda al Trofeo delle Regioni e realizzando il nuovo record siciliano nei 100 stile libero (1.02.23), fino ad allora imbattuto dal lontano 2010.
Nel 2019 è nata l’Akademia S.Anna, la squadra di Pallavolo femminile del presidente Fabrizio Costantino, partecipante al Campionato di Serie B2 dopo aver rilevato il titolo della Kondor Catania. Paola Rotella e compagne, attualmente seconde in classifica, mirano ad approdare alla B1 nel giro di due anni.
Intanto, continua il percorso di crescita di un’altra squadra femminile, il Messina Volley del presidente Rizzo che vanta la prima squadra in serie C. La mission di quest società è di far svolgere attività sportiva, specificatamente pallavolo femminile, per favorire la crescita sportiva, tecnica, mentale e sociale delle tesserate. Contestualmente si punta a rappresentare un centro di aggregazione sociale per giovani, famiglie, collaboratori e sostenitori senza dimenticare l’obiettivo di svolgere un ruolo educativo sportivo tecnico ed umano mediante collaborazioni con Istituti Scolastici.
Nel Basket si è sorriso a metà in provincia, dove l’Orlandina Basket ha perso la promozione in A1 all’ultima curva della finale play-off di fronte alla De Longhi Treviso. La ripartenza dalla A2, poi, non ha avuto il seguito che ci si attendeva ma quantomeno l’anno si è chiuso con una buona vittoria a Torino. La giovane Costa d’Orlando, invece, viaggia al centro della classifica del campionato di Serie B.
Diversa la situazione in città con la Fortitudo che ha vinto il campionato ed è approdata in Serie C Silver trovando il Basket School Messina. Quest’ultima attualmente si trova al secondo posto in compagnia dell’Or.Sa Barcellona, ma dietro Virtus Ragusa e Polisportiva Alfa Catania e avrà da combattere nel girone di ritorno; la Fortitudo, invece, si trova al terzultimo posto e punterà al mantenimento della categoria.
Non si può chiudere senza ricordare uno dei messinesi più rappresentativi nel panorama sportivo nazionale ed internazionale, lo squalo dello Stretto Vincenzo Nibali. Per lui una stagione con alti e bassi in cui spiccano senza dubbio il secondo posto al Giro d’Italia e, sopratutto, la grande vittoria sulle Alpi a Val Thorens nella difficilissima tappa del Tour de France. Nibali, separatosi dalla Bahrain-Merida, è atteso da un 2020 ricco di impegni (Giro d’Italia, Olimpiadi e Mondiale potrebbero rappresentare gli obiettivi principali per il ciclista) che affronterà da uomo della Trek-Segafredo.
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