SERIE D – IGEA, finisce 0-0 il match contro San Luca. Diverse occasioni mancate
Nuova Igea Virtus – ASD San Luca 1961 0 – 0
𝐍𝐮𝐨𝐯𝐚 𝐈𝐠𝐞𝐚 𝐕𝐢𝐫𝐭𝐮𝐬: Staropoli, Della Guardia, Moi (Schinnea), Filosa, Silipigni, Biondo, Nisticò (Batista), Franchina (Abbate), Longo, Cannistrà (Nuňez), Isgrò (Catanzaro). A disp.: Lumia, Verdura, Russo, Aveni.
All.: Pasquale Ferrara.
𝐒𝐚𝐧 𝐋𝐮𝐜𝐚 𝟏𝟗𝟔𝟏: Mittica, Marano (Kaloumbola), Calderone (Gatto S.), Pipicella, Danfa, Toure, Pissas (Mazzone), Kapnidis, Ficarra, Romero, Gatto G. (Cimino). A disp.: Gonzales, Giampaolo, Murdaca, Calagna, Suraci. All.: Giovanni Baratto.
𝐀𝐫𝐛𝐢𝐭𝐫𝐨: Ferrara M. (Pisu F., Sanna G.)
𝐀𝐦𝐦𝐨𝐧𝐢𝐭𝐢: Nisticò, Pipicella, Romero, Suraci
𝐄𝐬𝐩𝐮𝐥𝐬𝐨: Toure
L’obiettivo vittoria s’infrange sulla barriera aspromontana dell’ex giallorosso Giovanni Baratto. I padroni di casa di mister Ferrara non vanno oltre il pareggio muovendo la classifica di un solo punto al termine dei quasi cento minuti andati in scena al d’Alcontres-Barone.
Il dominio sul piano del gioco, avvalorato da una massiccia produzione offensiva, non collima con lo stesso esito di Lamezia Terme. Sfortuna, bravura della retroguardia avversaria e polveri bagnate sotto porta sono gli elementi stesi al caldo umido di un pomeriggio comunque positivo per i barcellonesi, che all’atto pratico non raccolgono tuttavia quanto seminato nell’arco della gara contro i calabresi, primo scontro diretto di un percorso votato all’obiettivo salvezza. Lo spartito del primo tempo è uguale alle prime due gare di campionato, dove a farla da padrone sono gli undici igeani con il tridente Longo-Cannistrà-Isgrò, stesso composto dell’esordio contro Acireale.
Sulle fasce ci sono Silipigni e il rientrante Franchina, mentre al centro del campo il capitano Biondo e il confermato Nisticò agiscono da vitamina per i finalizzatori e da frangiflutti per contenere le ripartenze opposte al trio Filosa-Moi-Della Guardia e all’estremo difensore Staropoli. Sono almeno quattro le occasioni nitide dei padroni di casa, sempre a ridosso della difesa avversaria, nonostante qualche grattacapo su alcuni traversoni in area. A negare la prima rete interna stagionale c’è sempre Mittica, che mette in subbuglio i piani di gioia avversari ed infonde sicurezza ai suoi compagni. Il leitmotiv è sempre lo stesso: la Nuova Igea Virtus crea, propone, gioca un grande calcio, ma si finisce all’intervallo con la retroguardia spesso inoperosa e un risultato inesorabilmente ad occhiali. Alla ripresa delle ostilità San Luca prova una timida reazione, ma la girandola di cambi non modifica la ricetta.
Dopo venti minuti gli ospiti restano addirittura in dieci per rosso diretto a Toure dopo un fallo che fa gridare al calcio di rigore la panchina giallorossa. Niente di fatto perché l’arbitro concede solo una punizione. Da qui riparte l’arrembaggio igeano con una traversa di Longo e due clamorose occasioni, prima di Della Guardia di testa sugli sviluppi di un corner (15 battuti dalla Nuova Igea Virtus) e poi di Batista in pieno recupero, che chiudono le ostilità per un risultato che assume i connotati di un bottino magro di gioia, allo stesso tempo stretto come un vestito il giorno dopo di un’abbuffata.