Serie D Gir.I | Bocciature e promozioni. Licata ok, Acr Messina “che macello” dopo tre giri
Paradossalmente la terza giornata del torneo di serie D ci offre poche nuove bocciature, poche conferme e qualche promozione annunciata.
Licata e Corigliano hanno fatto parlare di loro a conferma di una struttura di squadre tarate per la categoria. I Licatesi continuano a farsi apprezzare e a far punti come pronosticato alla vigilia. Andranno lontano. Promossi +
Si presenta, ne eravamo convinti, il Corigliano, squadra ben costruita e diretta. Vince sul difficile campo del S.Filippo di Messina ridimensionando un Fc fin qui ritenuto outsider di lusso. Gli uomini di Arena cadono al terzo giro ma hanno i mezzi per considerare solo un episodio quello di domenica. Promossi i calabresi, rimandati i messinesi di Costantino
Prende sempre più credibilità l’Acireale di Pagana (la macchia dei tre punti che dovrà lasciare al Messina è incancellabile), sarebbe a punteggio pieno come il “fuoricorso” Palermo ma le partite non si vincono solo sul campo, purtroppo per gli acesi. Ma il campo li promuove specie dopo il bltz di Castrovillari, squadra ostica e ambiente proibitivo.
Ancora indefinibili i valori di Savoia, Marina di Ragusa e Nola. Una ripassatina e un giudizio rimandato.
Un gol e tre primi punti per il Marsala costruito negli ultimi giorni meritano una prima risicata promozione. E di conseguenza l’1-0 al Giugliano boccia i campani presentati dagli addetti ai lavori come squadra ostica e ambiziosa ma ad oggi non è così. Bocciata con preoccupazione.
E’ prima bocciatura per l’ex sorpresa Biancavilla. Rotonda sconfitta a Licata e passo indietro anche sul piano della reazione di fronte a squadre di rango. Domenica amara e da “dietro la lavagna” per gli etnei.
Bell’ impresa del “quartierino di periferia” S.Tommaso al battesimo con la vittoria dopo la promozione. Certo se l’Acr Messina è tutto quì anche il successo degli avellinesi viene ridimensionato. L’aspettiamo di fronte a prove più impegnative. Promossa con riserva.
Ancora poca evidenza e punti per squadre come Cittanovese e Roccella, indefinibili e ingiudicabili.
Giudicabile certamente la Palmese sempre perdente. Bocciatura assoluta.
A chiudere, chi lo avrebbe mai voluto, bocciatissima e inqualificabile l’Acr Messina degli Obbbedio, Cazzarò (alle ultime battute?) Coralli, Siclari, Bruno, Crucitti. Non si capisce cosa sia realmente successo ma zero punti ( o tre a tavolino che non cambiano niente) fanno pensare che tutto sia stato pensato e costruito in maniera poco lucida. Non c’è un reparto su cui fare affidamento, nè un gioco per cui sperare in una pronta guarigione, nè una tenuta fisica determinante in tornei di questo tipo. Tutto sbagliato, tutto da rifare. Forse si potrebbe. La storia del calcio è piena di resurrezioni impossibili. Ecco questa è l’unica strada a cui affidarsi: “La resurrezione impossibile”. Purchè si abbia la consapevolezza che troppe cose vanno rimpastate e altre abbandonate del tutto. Proprio nell’anno in cui la società sembrava poter concedere serenità all’ambiente si sta presentando per i biancoscudati uno “tsunami calcistico”. Urge intervento immediato. Fin qui il giudizio anche dei più ottimisti resta quello: BOCCIATISSIMA… con amarezza