Serie D | Acr Messina, Danza e Famà in coro: ” Non ci faremo sfuggire questa occasione importante”
Nel mercato di riparazione, fanno voce le tante esclusioni, anche di nomi illustri che inizialmente risultavano profili indiscussi del nuovo progetto targato Messina. Sulla sponda degli arrivi, Manfrè si è ben inserito nell’organigramma della squadra e Rossetti ha fatto centro dopo appena 20 minuti dal suo esordio. Adesso tocca agli altri due rimpiazzi, Danza e Famà, a non far rimpiangere della scelta una società che sta dando loro un occasione unica e irripetibile. Lo sanno bene anche i protagonisti che la chance in riva allo stretto, non va di certo sprecata.
Da una parte il ventiquattrenne Danza, nato a Ostiglia in provincia di Mantova, classe 1995, che di nome fa Dejan, ma non per immaginabili origini slave, bensì per la scelta del padre, che ha dedicato il nome del figlio ad un famoso Dejan del calcio del passato, Savicevic, detto “il Genio”, fantasista del Milan degli anni 90′, anche se il ragazzo più che da mezz’ala, predilige la posizione di centrocampista: “diciamo che negli ultimi anni ho giocato un pò in tutti i ruoli del centrocampo, per bisogno o per necessità, ma mi reputo un play difensivo, a cui piace giocare tra le linee e quando sono stato impiegato come mezz’ala cerco sempre di giocare il pallone”.
Ha le idee chiare, il centrocampista lombardo, che dopo un ottimo inizio di carriera, con trionfi importanti con la primavera del Torino, un paio di anni giocati in serie C tra Reggiana e Pordenone, vuole recuperare il tempo perduto negli ultimi 18 mesi, davvero tribolati, soprattutto per problemi fisici che lo hanno tenuto distante dai campi: “Grazie per il benvenuto, sono qui per rilanciarmi, dopo un anno difficile, voglio riguadagnarmi sul campo, la categoria che mi spetta, e non vedo l’ora di dimostrarlo al pubblico di Messina – e aggiunge – spero solo di star bene, dopo un anno e mezzo turbolento, voglio ripartire dando risposta alla fiducia che ha riposto in me il mister.
Insomma tanta voglia di mettersi in gioco, di sicuro anche tanto lavoro, perché alla corte di Zeman fatica e sudore stanno alla base ma Dejan non sembra preoccuparsi: “Sto lavorando molto col mister, si fatica molto, molti dolori ma fa parte del processo di riabilitazione della forma. Non vedo l’ora di arrivare a domenica, perchè dopo tutti i problemi avuti, per uno come me che vive il calcio soprattutto sul terreno di gioco, e tenendo conto del lungo stop, la voglia e gli stimoli si raddoppiano”.
Adesso sarà proprio il campo a parlare, in vista di una sfida calda in un campo caldissimo come quello di Giugliano, prossimo avversario del Messina in campionato. Perché lui il sud ancora non lo conosce bene, ma a quanto pare qualcuno lo ha già informato: “mi piaceva l’idea di fare un’esperienza al sud, qualche amico e compagno di squadra napoletano mi ha già spiegato il clima che troverò allo stadio, e per me non può che essere un ulteriore stimolo per fare bene”.
Mentre, c’è chi come Danza, fa un passo indietro nelle categorie, per rilanciarsi e riguadagnare lo spazio perduto, c’è chi come Carmelo Famà, per tutti “Charlie”, all’età di 27 anni, probabilmente vive l’occasione della sua vita. Nato a Taormina, classe 92, Charlie è un attaccante dall’imponente stazza fisica che a suon di goal, dopo le esperienze col Trappitello e l’Ateltico, ha trascinato nelle ultime stagioni lo Sporting Taormina, siglando la bellezza di 43 goal in 85 presenze.
Famà arriva ai nostri microfoni, emozionato come pochi, tanto da avere il fiatone manco fossi in campo, sudato mentre fuori c’è un freddo natalizio, a dimostrazione che questa chiamata per lui rappresenta tutto. Sorpreso esprime tutta la sua gioia e sul salto di categoria, non ha alcun dubbio, la D è tutto un altro mondo: “Non me l’aspettavo, è successo tutto così all’improvviso, fare un salto dalla Promozione alla serie D è stato bellissimo ma non sarà facile – e aggiunge – i ritmi sono completamente diversi, molto più elevati e, ancora non mi viene bene seguire il passo dei miei compagni, ma m’impegnerò per arrivare a loro livello”
Charlie vive un sogno, cosciente delle difficoltà connesse al suo integramento, ma fiducioso e felice di poter imparare dalle lezioni di mister Zeman: “il mister può darmi una mano su tutto, sulla parte atletica, ma anche su quella tattica anche perchè sono molto indietro rispetto ad altri, e mi rende partecipe di tutte le sue idee e tutti i suoi progetti”. Inoltre, pur mostrando il divario con i compagni, apprezza proprio il fatto che la maggior parte di essi, ha giocato in categorie superiori: “In serie D ci sono tanti giocatori che vengono da categorie superiori, quindi indubbiamente da loro avrò solamente da imparare”.
Per Charlie Famà, questa chiamata è come se fosse un premio alla carriera, ai tanti sacrifici fatti sui campi da gioco, ma soprattutto, per le tante rinunce fatte in passato, quando alcuni incarichi non erano compatibili con gli impegni di lavoro. Perchè a Charlie mai nessuno ha regalato niente, perchè come dice lui “senza sogni ed ambizioni non si va da nessuna parte”, ma allo stesso tempo i sogni non bastano per portare a casa i soldi per vivere: “Ad una certa età ho scelto il lavoro, quindi ho dovuto scegliere serie minori, in cui riuscivo a conciliare lavoro e gioco, però appena mi ha chiamato il Messina non potevo non mollare tutto e mettermi a dispozione di questo progetto”.
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