Mentre l’estate fa il suo corso e ai piani alti si scende in campo per il raggiungimento di obiettivi di diverso tipo, c’è chi un po’ più in giù fa i conti per capire con che margini impostare la prossima stagione. Come si poteva immaginare già mesi fa, la pandemia ha lasciato, e continuerà a farlo, numerosi strascichi determinando anche la scomparsa di tante piccole società. Ma non è solo il Covid a rendere difficile la vita a coloro che intendono fare calcio. In questo caso il riferimento è alla Turris, società che sulla carta dovrebbe partecipare alla Serie C 2020-21. La dirigenza sarebbe già in movimento sul mercato per individuare le pedine necessarie a far fronte a un campionato di terza serie, ma si trova a far fronte a delle problematiche che potrebbero anche portare i torresi in Serie D.
È il presidente Antonio Colantonio a lanciare l’allarme tramite il canale ufficiale della società: “Devo essere sincero con i tifosi: ad oggi, dobbiamo purtroppo cominciare anche a pensare ad una possibile rinuncia al campionato di C per salvare almeno il diritto della Turris a partecipare ancora alla serie D, chiaramente non più con il sottoscritto alla presidenza. Mi preme prospettare questo scenario con qualche giorno d’anticipo rispetto alle scadenze sempre più imminenti. Al contempo, agli stessi tifosi ribadisco che non lasceremo nulla di intentato e che continuiamo incessantemente la ricerca di un impianto cui appoggiarci, in via del tutto eccezionale e temporanea, anche fuori dalla regione Campania. Ringrazio comunque l’amministrazione comunale di Torre del Greco che, seppur non esente da responsabilità in questa paradossale situazione, si sta prodigando insieme a noi allacciando contatti con altre città e accompagnandoci ai vari incontri istituzionali, risultati però ad oggi infruttuosi”.
L’annuncio di un possibile disimpegno prima del weekend, seguito dalla ricerca di un nuovo impianto a norma per evitare il declassamento. Il tutto dovrà essere completato entro il 5 agosto, pena il pagamento di un’ammenda di diecimila euro. L’opzione numero uno, forse l’unica visti i numerosi rifiuti collezionati da Colantonio, rimane il “Veneziani” di Monopoli. Sul corso degli eventi si è pronunciato anche Giovanni Palomba, sindaco di Torre del Greco: “Le stiamo provando tutte lavorando di pari passo ed in stretta sinergia con la società. Spesso e volentieri il rifiuto arriva dalle Prefetture delle sedi individuate per motivi di ordine pubblico. In programma c’è anche un contatto con il Prefetto di Napoli e nello stesso tempo stiamo provando a ritentare opzioni che in un primo momento si erano rivelate indisponibili, come ad esempio Pagani. Tuttavia, non è detto che non ce la si faccia in tempo per ottenere la certificazione del sintetico, con la quale potremmo indicare da subito il Liguori. Anche in questo caso parliamo di una pura formalità, perché se il manto erboso che abbiamo ordinato rientra tra le tipologie indicate per le categorie professionistiche è ovvio che l’omologazione non può che essere positiva…”.
In ogni caso, non sono mancati i ritardi per l’ottenimento della certificazione, ma Palomba respinge ogni accusa: “L’Amministrazione è la prima interessata affinché la Turris si iscriva, avendo destinato una parte importante dei fondi pubblici sullo stadio. Lo dimostra il fatto che abbiamo già proceduto anche all’appalto sui sediolini, la cui installazione partirà fra pochi giorni, cosa che avremmo potuto fare anche più avanti, visto che la Lega ci ha dato tempo fino a febbraio. La certificazione del sintetico comportava una spesa di 10 mila euro + IVA che avremmo potuto giustificare solo con l’effettiva promozione in serie C. E l’abbiamo sostenuta subito dopo il sopralluogo della Lega Pro al Liguori. Adeguare questo stadio ai numerosi criteri infrastrutturali richiesti della Lega, sia dal punto di vista economico ed amministrativo, non è una cosa assolutamente semplice per un comune. L’imprevisto è da mettere in conto, ma sfido chiunque a mettere in dubbio la nostra volontà”. Adesso non rimane che attendere i prossimi giorni: spettatori interessati i tifosi biancorossi e non solo, Foggia in primis.