Partita complicata quella che aspetta domani la Fortitudo Messina.
Tornare al PalaLumaka (inizio ore 18) per la prima volta dopo 15 mesi non sarà semplice per chi era presente nell’ultimo derby disputato in quel palazzetto.
Ancora una volta i ragazzi di Cavalieri avranno uno stimolo in più nel ricordo di Haitem Fathallah.
Alla palla a due però la formazione nero-verde dovrà trovare la giusta concentrazione e rabbia per proseguire quanto di buono fatto vedere nel girone d’andata.
I ragazzi di Cavalieri saranno al cospetto di una Dierre, con qualche volto nuovo rispetto alla gara d’andata, che vorrà riscattare il passo falso interno contro Gravina dello scorso 4 gennaio.
Le riflessioni di Claudio Cavalieri nell’immediata vigilia del match:
“La partita contro la Dierre per noi sarà molto difficile per tanti aspetti, ma siamo consapevoli che fa parte del nostro percorso di crescita e che per inseguire i nostri obiettivi si deve passare da Reggio Calabria; perciò senza troppe paure andiamo a fare una grande partita imponendo la nostra pallacanestro. Stiamo dimostrando di essere un buon gruppo e la vera forza di una squadra è rimanere uniti anche nei momenti difficili. Sappiamo che si può sbagliare e i nostri giovani devono poter sbagliare in completa tranquillità perché il loro percorso e la loro crescita passa dalla loro serenità e dalle loro esperienze”
Poi ci tiene a fare il punto su un recentissimo episodio di campo:
“In società abbiamo avuto un po’ di problemi per via della squalifica del nostro allenatore del settore minibasket che sicuramente avrà sbagliato e avrà le sue colpe, come ne ho avute io in passato sia da giocatore che da allenatore. Si sbaglia, ma questo non giustifica sicuramente mettere alla gogna nessuno, anche perché “qui sine peccato est vestrum primus lapidem mittat” e posso garantire che nella mia vita sportiva ne ho visti di atteggiamenti sbagliati, di incomprensioni, a tutte le latitudini e anche in Sicilia. Perciò il nostro coach sicuramente ha sbagliato modi e subirà giustamente quello che ha deciso il giudice sportivo, ma rimane un Top coach e non lo devo dire sicuramente io, ma sono i fatti a darci la realtà obiettiva della sua professionalità e della sua passione. Ciò che stupisce però è che la società Fortitudo Messina aveva chiesto più volte di non designare più questo arbitro per le proprie partite perché alla fine siamo esseri umani e come può sbagliare un coach può sbagliare un arbitro o un giocatore; ci sono dei comportamenti che vanno tenuti da ambo i lati e ci sono comportamenti che vanno attenzionati e repentinamente valutati e migliorati. La nostra società non può più tollerare questi comportamenti e non li giustifica assolutamente quindi mi auguro che la federazione dopo aver allontano il nostro coach per giusta causa possa ora attenzionare maggiormente tutti i comportamenti che avvengono nel rettangolo, dagli esordienti fino alla under 20. I nostri coach hanno il compito di essere degli esempi, ma non solo loro. La santità poi però è di un altro pianeta. Siamo nel mondo del social, siamo nel mondo del tutti vedono tutto e come sempre difendo la categoria arbitrale e mi sembra sempre di essermi esposto positivamente perché vedo già dallo scorso anno tantissimi cambiamenti e questo mi fa piacere per il nostro movimento. Gli arbitri possono essere un valore aggiunto, non ho mai vinto né perso per colpa di un arbitro ma anche loro come noi possono sbagliare perché sbagliare è umano. E’ il perseverare che è diabolico. Spero che la federazione ed il CIA capiscano il nostro sfogo anche perché noi come tantissime società (tutte) facciamo degli sforzi immani per andare avanti e portare a casa atleti e formare Uomini ed è per questo che come sempre ho voluto metterci la faccia in prima persona. Non posso nascondermi solamente dietro due righe scritte ma uscire con i propri pensieri in modo educato e soprattutto con spirito di confronto è anch’esso un momento di crescita per me, per la mia società e per tutti gli atleti che seguo. Siamo una bella realtà, una realtà giovane che ha fatto cose stupende in breve tempo e sarebbe limitante e poco intelligente cercare di metterci alla gogna per un avvenimento che secondo me ha del surreale e non sarebbe dovuto accadere assolutamente; da rimproverare ma non condannare perché ripeto santi non ne vedo ma vedo esseri umani.”
La gara verrà trasmessa in streaming alle ore 18 sulla pagina Facebook della Dierre basket Reggio Calabria