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Riforma Figc: stop agli allenatori fai da te

Con il Comunicato Ufficiale n. 69 emesso il 13 giugno scorso, la Federazione Italiana Giuoco Calcio ha riformato il Regolamento del Settore Tecnico introducendo gradualmente molte novità, a partire dalla prossima stagione: obbligo di allenatori abilitati in tutte le categorie giovanili, introduzione di un allenatore dei portieri per prima squadra e giovanili, abilitazione UEFA A per la Serie A femminile, così come tra due anni in Serie B. Istituite le figure dell’Allenatore dei Dilettanti Regionali e dell’Allenatore dei Portieri Dilettanti e di Settore Giovanile (nella foto Lino Banfi dal film Un allenatore nel Pallone).

“Il principio che ha ispirato questa riforma – ha commentato il Commissario Straordinario della FIGC Roberto Fabbricini – è quello di prendersi cura della formazione dei giovani e affidarla ad allenatori preparati e abilitati. Qualificazioni sempre più adeguate alla crescita, non solo tecnica, e allo sviluppo del calcio italiano”.

Le novità introdotte dalla nuova formulazione del Regolamento del Settore Tecnico saranno attuate a partire dalla prossima stagione attraverso un percorso graduale per arrivare a regime nella stagione agonistica 2020/2021.
Per la formazione stanno partendo molte iniziative e si sta muovendo anche l’AIAC che anche quest’estate organizzerà “The Coach Experience”, con corsi già validi per la certificazione.
Di seguito le principali direttive:

Categorie giovanili di base: Per allenare le squadre comprese nelle categorie Piccoli amici, Primi calci, Pulcini ed Esordienti (fascia di età 5/12 anni), le società dovranno dotarsi di un allenatore qualificato per ogni categoria a partire dalla stagione 2020/2021. Le squadre Piccoli Amici e Primi Calci potranno essere allenate anche da preparatori atletici abilitati, da laureati in Scienze Motorie o da diplomati ISEF. Fin dalla prossima stagione, inoltre, ogni società che svolga attività in almeno una delle categorie di base dovrà tesserare un Responsabile Tecnico con la qualifica di allenatore abilitato dal Settore Tecnico.

Categorie giovanili agonistiche: la conduzione tecnica di tutte le squadre dovrà essere affidata ad un allenatore abilitato dal Settore Tecnico. Per la categoria Giovanissimi Provinciali tale norma scatterà dal 2019/20. Per il campionato giovanile di Lega Pro “Berretti” dalla stagione 2020/2021 ogni società dovrà tesserare un allenatore ‘UEFA A’. Fino a quella data la norma prevede in via transitoria la possibilità di tesserare un allenatore abilitato ‘UEFA B’.

Categorie dilettanti: viene istituita la figura dell’Allenatore dei Dilettanti Regionali, che potrà allenare in tutti i campionati dall’Eccellenza alla Juniores Nazionale/Regionale/Provinciale. L’abilitazione si consegue frequentando Corsi centrali, regionali o provinciali. Nel campionato Juniores Provinciali l’obbligo di tesserare un allenatore qualificato (‘UEFA B’, ‘Dilettante’ o ‘dei Dilettanti Regionali’) scatterà dalla stagione 2020/21.
Categorie Calcio femminile: vengono innalzati i requisiti minimi per poter allenare nei due principali campionati. In Serie A, dove prima bastava la qualifica ‘UEFA B’, dal prossimo anno si renderà necessaria l’abilitazione ‘UEFA A’. In serie B lo stesso obbligo entrerà in vigore dalla stagione 2020/2021. Sono stati inoltre definiti standard minimi anche per le squadre militanti nel nuovo campionato ‘Interregionale’, in Serie C e in Serie D, dove fino ad oggi non era previsto alcun vincolo: dal 2019/20 sarà obbligatorio avere in panchina un tecnico qualificato ‘UEFA B’/Allenatore Dilettante/Allenatore Dilettante Regionale.

Allenatore dei portieri: per la Serie A, B e C, dalla stagione 2019/2020, interviene l’obbligo di tesserare per ogni squadra un allenatore dei portieri; per la Serie D dalla stagione 2020/2021 è stato inserito l’obbligo di tesserare un allenatore dei portieri qualificato, anche con il nuovo ruolo di ‘Allenatore di Portieri Dilettanti e di Settore Giovanile’ la cui abilitazione si consegue frequentando, con esito positivo, Corsi regionali o provinciali organizzati dal Settore Tecnico che ne stabilisce i programmi e l’attuazione. Ogni Società che svolga attività nel Settore Giovanile o di Base dovrà inoltre dotarsi di almeno un tecnico specifico dei portieri, abilitato con uno dei due titoli previsti.

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