Riccardo Mancini: “Inter, in finale è mancata solo un po’ di fortuna. Kvara giocatore raro. Juve senza gioco, ma riparta da Allegri perché…”
Ai microfoni di News.Superscommesse Riccardo Mancini, giornalista e telecronista per DAZN, che in questa lunga intervista ha analizzato la stagione delle squadre italiane appena conclusa, tra campionato e coppe europee, e i possibili scenari di mercato.
L’Inter ha sfiorato il colpo Champions: cosa gli è mancato?
All’Inter è mancata solo un po’ di fortuna, per il resto è stata perfetta. Affrontare quel tipo di cammino in Champions League, vincere dove ha vinto, eliminare squadre blasonate, arrivare a giocarsela contro la squadra più forte del mondo in questo modo è sintomo di una grande squadra e di un grande lavoro di Inzaghi. Lo scetticismo per il campionato un po’ negativo ci sta, perché con la rosa che ha l’Inter avrebbe dovuto lottare per lo Scudetto, ma è anche fisiologico perdere qualcosa in Serie A se poi arrivi in finale di Champions League. (…)
Si sta per aprire il mercato: per il Napoli, sarebbe più grave perdere Kvara o Osimhen?
Ammesso che gli azzurri debbano vendere qualcuno, sarebbe comunque una grande perdita. Per gusto personale, se fossi costretto a scegliere, probabilmente mi terrei Kvaratskhelia perché è un giocatore più “raro”, si trova meno in giro uno così. Il nigeriano segna tantissimo, è fortissimo, segna a ripetizione: certo è che il Napoli a fronte di un incasso importante per uno come lui dovrebbe poi andare a reinvestire su un altro attaccante molto forte. Però Kvara come caratteristiche non si trova in giro, mi ha impressionato davvero. Ovviamente l’augurio è che il Napoli non perda nessuno dei due, comunque.
Se tu fossi nella dirigenza della Juve e avessi potere decisionale, cosa faresti con Allegri? AllegriIn o AllegriOut?
Allegri ha i suoi pro e i suoi contro. I contro cominciano dal gioco, che la Juve non ha: poi ha alcuni alibi come gli infortuni, ma la Juve non gioca a calcio, mai. La rosa però è forte di base: sono curioso di vedere come andrà ad affrontare il prossimo anno, come lavorerà sul mercato. I pro di Max sono le sue qualità di gestione: conosce l’ambiente, sa ricompattarlo, forse adesso è l’allenatore ideale perché c’è da sistemare la parte emotiva della squadra. Una volta superata questa fase storica complicata della Juve, dovrà però sistemare la parte di campo: sia a livello di risultati, che sono la cosa più importante, e poi anche a livello di gioco. In ogni caso la Juve ha bisogno di Allegri per superare questa fase, poi dovrà anche dare certe risposte sul campo.