Se dovessimo chiedere ad ogni atleta qual è la cosa più appagante nella propria carriera sportiva, sicuramente la risposta sarebbe: “poter superare se stessi ed i propri limiti nei momenti più difficili ed importanti di una stagione”. Domenica scorsa è forse successo proprio questo in casa Team Scaletta ad un’atleta in particolare Rachele Fedele. Difatti Rachele è riuscita, nella partita più importante della stagione e della sua giovane carriera, ad innalzare la propria prestazione a livelli mai raggiunti, sfornando una gara fatta di 3 goal, 1 assist ed un rigore procurato. Se la salvezza del Team Scaletta ha quindi un nome ed un cognome, è sicuramente il suo. Lei ha trascinato la squadra nel momento decisivo, ovvero nella gara da dentro o fuori tra le messinesi e lo Spartak Caserta, vinta appunto per 6-1 grazie soprattutto alla laterale in maglia bianco-azzurra.
Classe 1999, Rachele ha alternato in questa stagione prestazioni importanti che hanno anche attirato su di lei gli occhi delle più importanti squadre del girone D di Serie A2, ad altre meno belle soprattutto a causa di numerosi fastidi muscolari che hanno accompagnato sia lei che le sue compagne in questa difficilissima annata. E’ stato però nel periodo più delicato che qualcosa deve essere cambiato nella testa della giovane messinese. Era marzo quando le ragazze si preparavano al rush finale del campionato dopo due settimane di pausa e, per l’ennesima volta, la sfortuna ha bussato alla loro porta. Nuovamente il COVID a colpire le atlete, stavolta la gran parte delle ragazze a disposizione e così Rachele si trova ad essere una delle poche, se non l’unica della rosa della Serie A2 agli allenamenti. Forse una presa di coscienza o forse uno di quei meccanismi mentali involontari che difficilmente si riesce a spiegare, ma da quel momento si è materializzata una metamorfosi strabiliante nella numero 23. Migliore in campo nella prima partita al rientro contro la Segato, una delle prime a capire l’importanza del punto conquistato contro il Castellammare nel derby siciliano e poi MVP ed assoluta protagonista dell’ultima grande vittoria a Caserta. Una prestazione da leader non solo dentro ma anche fuori dal campo, nemmeno le ingerenze continue di qualche spettatore, alla ricerca di un pretesto per farla uscire dal match, sono state in grado di fermarla “Sono riuscita a restare lucida perchè avevo solo in testa l’obiettivo della vittoria – inizia così l’analisi post partita di Rachele- A caldo è normale che la prima reazione istintiva sia la rabbia, poi sono tornata a concentrarmi sulla partita grazie anche al mister che ci ha tenute lucide ed in partita.”
“La vittoria era quello che volevamo fin dall’inizio, siamo partite con questo obiettivo. Ci abbiamo messo grinta e determinazione dal primo minuto, non siamo cadute nella loro trappola del nervosismo gestendo la partita nel migliore dei modi. L’ultimo mese è stato difficile a livello mentale, la paura di non farcela dopo la sconfitta con la Segato c’era, non possiamo negarlo. Abbiamo reagito nel migliore dei modi procurandoci un punto fondamentale nel derby contro Castellammare. La mia partita è stata merito della squadra, io mi sono solo trovata al posto giusto nel momento giusto. Tutte noi abbiamo lottato dalla prima all’ultima partita nonostante le avversità della stagione che ci hanno fatto temere il peggio. La tripletta o gli assist non capitano mai da sole, sono solo il frutto delle grandi compagne e della grande squadra che c’è dietro di me.”
“Abbiamo affrontato una miriade di sfortune, nel momento in cui il calendario era più pesante, abbiamo avuto infortuni su infortuni. Quando stavamo per riprenderci, è arrivato il COVID – commenta con un velo di amarezza- le prospettive non erano delle migliori ma nessuna di noi ha mollato di un centimetro volendo fortemente la salvezza. Il punto contro il Castellammare penso sia stata la spinta necessaria per arrivare con la giusta testa alla sfida di domenica contro Caserta. Abbiamo preso fiducia soprattutto per la gran prova fatta ed oggi l’abbiamo replicata. Per me giocare in una categoria del genere era già un sogno, pensare di esserci salvate anche quest’anno e poterla rigiocare nuovamente l’anno prossimo con questo fantastico gruppo e questa splendida società, è bellissimo. Non ho nessun tipo di rammarico, abbiamo fatto il pieno di esperienze forti, sia positive che negative e posso solo esserne contenta ed augurarmi un altro anno come questo.“