Dopo una settimana particolare dovuta al mercato, il Taranto riparte e si prepara alla sfida in programma domenica a Messina. Nel corso della conferenza stampa di presentazione del match Capuano, che per squalifica non potrà sedere in panchina, ha affermato: “Il Messina è una squadra che gioca sempre. Fuori casa dove hanno più spazio impongono con facilità il loro gioco. Davanti si muovono benissimo, hanno giocatori fortissimi, si muovono da grande squadra ed è normale che se gli concedi spazi ti fanno male, così come successo a Caserta”.
“Sarà una partita – ha aggiunto – molto complicata. Io vivo per il risultato e per il Taranto, è la mia vita quotidiana, la mia famiglia e fa parte di me. Siamo una squadra che non improvvisa. Ma cercheremo di mettere ugualmente in campo una squadra equilibrata. Poi c’è anche il valore dell’avversario, ho studiato la partita contro la Casertana e il Messina ha spadroneggiato dal 1′ al 94′, facendo un calcio superiore alla categoria. Sono allenati benissimo ma noi cercheremo di fronteggiare queste loro giocate e di portare a casa un risultato positivo”.
Torna anche sull’argomento squalifica: “ “Per me non stare in panchina è come un avere un figlio che si sta operando e non potere stare in sala d’attesa ma devi aspettare fuori dall’ospedale. Sono sempre stato correttissimo. Dopo la gara contro il Picerno ho tirato un pugno nel mio spogliatoio prendendomela con me stesso, ho bestemmiato e di questo me ne vergogno, anche se non dieci volte. La partita era finita da mezz’ora e non ho offeso nessuno, mi sono solo sfogato con me stesso. Mi auguro che lo stesso trattamento valga per tutti e non solo per me”.