“Componente essenziale per lo sviluppo psicofisico dell’essere umano, lo sport da sempre ricopre un ruolo determinante nella nostra cultura, sociale e familiare, grazie alla sua funzione educativa”. Esordiscono così Zambrotta e Brocchi presenti al primo dei tre eventi conclusivi all’interno del progetto “WAY – Welfare Activity for Young, frutto della collaborazione tra Amministrazione comunale e Messina Social City”, modello innovativo di educazione e inclusione.
Cristian Brocchi, ex tecnico di Milan, Brescia, Monza, ex centrocampista rossonero, di fronte ad una folta platea di giovanissimi, di varie scuole calcio della città accompagnati da tecnici e genitori, ha ripercorso parte della sua carriera, da calciatore prima e allenatore poi. “Ho chiuso una carriera davvero bella e il Milan è stato qualcosa di importante. Da calciatore la vittoria più importante è stata la Champions League del 2003. Venivamo da un percorso difficile.
È sempre bello ed emozionante raccontare come ho realizzato i miei sogni. Consiglio ai ragazzi di dare il massimo in allenamento. Ogni giorno in allenamento per me era un’occasione per crescere e divertirmi. Mai pensare a se stessi ma pensare al bene del gruppo. Come tutti gli sport di squadra è importante la collettività. Lo spogliatoio è il luogo dove si fa squadra, si perdono e vincono le partite.
Ai genitori consiglio di chiedere ai propri figli non se ha giocato o segnato, dovrebbero chiedere al ragazzo se si è divertito poiché il calcio, lo sport in generale deve essere divertimento”.
Gianluca Zambrotta, ex Milan e Juventus, ha ricordato non solo la vittoria dell’Italia nel 2006, ma i tanti traguardi raggiunti nelle sua carriera di calciatore, allenatore poi e dirigente dopo. “Il premio più importante per me è stata la Coppa del Mondo del 2006. Ancora oggi con parecchi di quel gruppo ci vediamo per tornare a rivivere quei momenti.
Tutte le maglie che ho indossato sono state per me importanti e sudate fino alla fine. Oltre al percorso sportivo, è importante per la crescita del ragazzo anche il percorso scolastico. Giusto insieme allo sport coltivare altre passioni. Sognare non costa nulla e certo di base il talento serve e aiuta, ma non è tutto. La maglia della nazionale resta quella importante. È stato un Mondiale vinto dal gruppo, così come quello del 1982. Grandi personalità e grandi uomini.
Al termine dei lavori Zambrotta e Brocchi si sono fermati per regalare selfie e autografi ai numerosi presenti.
