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PROGETTO WAY – Giada Rossi: “Dietro al mio oro olimpico tanto sacrificio”. Quando lo sport è anche inclusione

Il progetto “WAY- Welfare Activity for Young”, frutto della collaborazione tra amministrazione comunale e Messina Social City, modello innovativo di inclusione e educazione, volge al termine. Ospite del terzo e ultimo incontro con i campioni, Giada R0ssi, la cui storia è un esempio di come lo sport può essere modello di inclusione sociale. E’ stata accompagnata da Alessandro Arcigli, tecnico messinese e CT della Nazionale Paralimpica di Tennistavolo.

Dal 2017 ambasciatrice dello sport paralimpico, Giada Rossi ai numerosi giovani presenti ha spiegato che “a distanza di qualche mese fatico ad elaborare quanto compiuto a Parigi. Ogni volta che indosso questa medaglia d’oro mi rendo conto che è davvero pesante, non solo per il metallo ma per tutto ciò che rappresenta. Dietro questo traguardo vi è tanto lavoro, impegno e sacrificio e soprattutto sconfitte, quelle che poi ti aiutano a crescere e maturare. Nello sport non si vince senza sconfitte, un modo anche per imparare la vita”.

Per Alessandro Arcigli un tuffo nel passato. Ha ricordato i tanti anni trascorsi all’interno della palestra poco distante dal centro polifunzionale di Villa Dante, dove ha sia giocato che allenato. “Giada Rossi – riorda Arcigli -è stata una scommessa, scoperta nel corso del Campionato Italiano di tennistavolo svoltosi nel 2011 a Lignano Sabbiadoro. Da lì l’inizio di un percorso che a Rio 2016 è culminato con un bronzo in singolo. Bronzo anche a Tokyo 2020 in squadra e quest’anno tocca l’apice con l’oro di Parigi”.

Friulana classe 1994 di Zoppola, una vita sempre spesa nello sport. Fino ai 14 anni giocava a pallavolo, poi l’incidente in piscina ed è stata costretta su una sedia a rotelle, Giada Rossi è oggi campionessa europea, mondiale e olimpica della specialità. Ha parlato del valore dello sforzo per raggiungere gli obiettivi augurando loro di trovare la passione e di andare oltre i propri limiti in ciò che piace, nel suo caso lo sport.

Se il ciclo è finito? Arcigli promette: Se avrà voglia di continuare io ci sarò. Non lo sa Giada come non lo so io da tecnico”. 

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