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Presentate le Giornate FAI di Primavera a Messina

Tornano sabato 22 e domenica 23 marzo le Giornate FAI di Primavera, il principale evento di piazza dedicato al patrimonio culturale e paesaggistico del nostro Paese, organizzato dal FAI-Fondo per l’Ambiente Italiano ETS grazie all’impegno e all’entusiasmo di migliaia di volontari: 750 luoghi in 400 città saranno visitabili a contributo libero, grazie ai volontari delle Delegazioni e dei Gruppi FAI.

Alla conferenza stampa hanno partecipato la Rettrice, prof.ssa Giovanna Spatari, il Capo delegazione FAI di Messina, il Capitano di fregata Johnny Pizzimento, l’Assessore alla Cultura del Comune di Messina Enzo Caruso e il dott. Carlo Matroeni, Direttore del Parco letterario Quasimodo.

A Messina sarà possibile visitare la Sede Centrale dell’Università degli Studi – istituzione dalla storia antica, nata nel 1548 per la volontà illuminata della classe politica e civile locale di avere un Ateneo cittadino importante, laico sul modello bolognese e all’avanguardia. Con l’accordo tra il Senato e Ignazio de Loyola, che coglie per primo la futura vocazione mediterranea della nostra Università, nasce la prima Collegiata gesuitica europea e lo Studium generale.

Ed ancora, la riproposizione dell’apertura del Faro di Capo Peloro, che dopo il successo di pubblico ottenuto per le Giornate FAI d’Autunno, torna grazie alla disponibilità dello Stato Maggiore della Difesa e di Mari Fari Sicilia, che consentiranno la visita a questa monumentale costruzione che rappresenta non solo un punto di riferimento fondamentale per la navigazione ma anche un simbolo storico e culturale.

In provincia invece, il Parco Letterario Salvatore Quasimodo – di Roccalumera (ME), istituito nel 2000 dai fratelli Carlo e Sergio Mastroeni, con la collaborazione di Alessandro Quasimodo, custodisce una ricca collezione di lettere, cimeli e oggetti appartenuti al poeta e alla sua famiglia, tra i quali gli arredi originali del suo studio milanese, che offrono ai visitatori un’esperienza immersiva nella vita e nell’ambiente del Premio Nobel.

È un grande piacere per me – ha detto la Rettrice – poter partecipare con l’Ateneo alle Giornate FAI di Primavera che, da cittadina appassionata del proprio territorio, ho sempre frequentato con entusiasmo. Si tratta di Giornate dall’alto valore culturale che vedranno gli studenti degli Istituti scolastici pienamente coinvolti nel ruolo di apprendisti ciceroni. In qualità di Rettrice avverto la responsabilità nei confronti di questi giovani e sono lieta che possano impegnarsi per conoscere la propria città e coglierne le sfaccettature più belle. L’Università ancora una volta spalancherà le porte alla cittadinanza, dimostrando di voler essere un punto di riferimento prezioso per il tessuto sociale nella sua totalità. Al FAI ci lega una progettualità frutto di una convenzione che ci vedrà collaborare anche il 20 marzo,  in occasione della Giornata Nazionale delle Università, con una iniziativa che avrà luogo a Palazzo Mariani”.

Il Capo Delegazione Fai di Messina, Nico Pandolfino, nel suo intervento si è soffermato sulle aperture di questa edizione.

“Quella dell’Università degli Studi è un’apertura a cui la delegazione lavorava da tempo, che ha avuto un’accelerazione in virtù della Convenzione sottoscritta con il FAI, un incontro meraviglioso con questa straordinaria istituzione, sempre più proiettata nel futuro ma dal ‘cuore antico’.

Il percorso di visita darà l’opportunità di scoprire il ricchissimo patrimonio custodito negli spazi dell’Ateneo Peloritano, ma soprattutto sarà l’occasione per raccontare le sue complesse vicende storico-artistiche, a partire dal portale dell’antico Collegio dei Padri Gesuiti, preziosa testimonianza architettonica capace di riannodare il filo tra Collegium Prototypum, Studium Generale e Studiorum Universitas perso nel tempo e sconosciuto a tanti; una storia non lineare, quella del nostro Ateneo, fatta di chiusure e riaperture continue, sintetizzata efficacemente da Giovanni Pascoli in un discorso agli studenti – Questa Università fu dai maggiori vostri domandata, voluta, litigata, ridomandata, rivoluta, rivendicata, pagata e ripagata, protetta anche con la forza, quasi a furia di popolo, ostinatamente, violentemente; ed oggi, possiamo aggiungere, ‘vittoriosamente’.

Parlando del Faro di Capo Peloro, la sentinella dello Stretto, “abbiamo compreso che la pazienza del comandante Pizzimento e del suo staff è infinita, sono nuovamente al nostro fianco in questa riapertura, rammaricati per i tanti messinesi che la scorsa edizione non lo hanno potuto visitare, in questa edizione è necessaria la prenotazione,  si tratta di uno visita straordinaria, alla scoperta dei cimeli custoditi al suo interno, alle curiosità che saranno raccontate e che dopo aver affrontato 170 gradini regalerà un panorama mozzafiato.

E chiudiamo con l’antica stazione trasformata nel Parco Letterario Quasimodo a Roccalumera, un luogo che racchiude poesia e memoria storica. in cui ci sarà l’opportunità di esplorare in anteprima le nuove donazioni di Alessandro Quasimodo, materiale storico riguardante la vita del poeta: lettere, telegrammi, pubblicazioni inedite e persino l’agenda personale ricca di annotazioni e curiosità.

Desidero ringraziare tutti i componenti della Delegazione ed i volontari, queste aperture sono possibili grazie al loro impegno, alla disponibilità dei dirigenti e soprattutto all’impegno dei docenti delle scuole che hanno preparato gli oltre 600 apprendisti ciceroni, che formati per l’occasione, accompagneranno i visitatori, sentendosi direttamente coinvolti nella vita sociale e culturale della loro comunità”.

 “La Marina Militare, in particolare il Comando di Mari Fari Sicilia – ha detto il Comandante Pizzimento – è lieta di prendere parte per la seconda volta alle Giornate FAI e di mostrare nuovamente la bellezza del Faro di Capo Peloro. Messina è una delle poche città che può vantare due fari, con il la Lanterna del Montorsoli che rappresenta un altro luogo suggestivo e ricco di storia. Il Faro di Capo Peloro è uno dei 36 fari siciliani e si staglia in una zona in cui si incontrano due mari e forti correnti che hanno dato origine a racconti mitologici. È un bellissimo esempio di torre ottagonale a luce verde poiché, oltre a fungere da faro di atterraggio, segnala anche l’ingresso nello Stretto di Messina. Siamo certi che, come avvenuto nella prima occasione, potrà essere molto apprezzato dai visitatori”.

“È un onore – ha aggiunto il dott. Carlo Mastroeni – essere qui all’Università di Messina e poter annoverare il Parco Letterario dedicato a Salvatore Quasimodo tra le bellezze in mostra durante le Giornate FAI di Primavera. Saranno molti i cimeli che potranno essere ammirati dai visitatori, alcuni dei quali inediti. Tra questi ci saranno l’agendina personale di Quasimodo (ottenuta non più tardi di 20 giorni fa), dove era solito annotare i numeri di telefono dei suoi amici, e la Laurea honoris causa di cui fu insignito all’indomani dell’assegnazione del Premio Nobel per la Letteratura. A consegnargli il riconoscimento dell’Ateneo peloritano fu direttamente l’allora Rettore prof. Salvatore Pugliatti”.
Ringrazio UniMe ed il FAI per l’entusiasmo dimostrato nell’organizzazione di questa iniziativa – ha detto l’Assessore alla Cultura del Comune di Messina, prof.  Vincenzo Caruso -. L’amministrazione comunale sarà sempre al fianco di attività come queste, dall’alto valore formativo ed educativo. In veste di docente sono particolarmente felice del coinvolgimento di circa 600 apprendisti ciceroni, studenti delle Scuole che potranno guidare i visitatori e dimostrare l’amore per la propria città”.
 La manifestazione organizzata grazie alla collaborazione con l’Università degli Studi di Messina e Mari Fari Sicilia ha avuto il patrocinio del Comune di Messina e delle partecipate Amam, Atm, Messina Servizi Bene Comune e Messina Social City. Un ringraziamento particolare al Dipartimento Regionale di Protezione Civile di Messina, alla Croce Rossa Italiana (Comitato di Messina e Sezione di Roccalumera e Taormina), all’associazione Masci Scout ed all’Associazione Nazionale Carabinieri Sezione di Messina per il supporto che forniranno durante le visite”.

I materiali promo- pubblicitari sono realizzati dal Liceo Artistico Indirizzo Audiovisivo e Multimediale Seguenza di Messina. Le Giornate FAI di Primavera sono inoltre un importante evento di raccolta fondi, per questo ai partecipanti verrà suggerito un contributo libero a partire da 3 euro, utile a sostenere le attività della Fondazione.

Le aperture per Messina:  

MESSINA

Sede Centrale Università – DAL COLLEGIUM AD UNIME

Sabato 22 e domenica 23 marzo

09:30 – 13:30 / 14:30 – 18:00

Visite a cura degli apprendisti Ciceroni del Liceo Scientifico “G. Seguenza”, Liceo Classico “F. Maurolico”, IIS “Minutoli-Quasimodo”, IIS “Verona Trento”, Liceo Statale “E. Ainis”; IC “Cannizzaro – Galatti”; IC “G. Catalfamo”; IC “G. Martino”; IC “G. Mazzini”; IC ”G. Leopardi”, IC “E. Vittorini”, Liceo Classico “G. La Farina”, IIS “Antonello”

Visite anche in Inglese – Srilankese – Filippino – Arabo e Pulaar

MESSINA

Faro di Capo Peloro – IL FARO TRA LO JONIO ED IL TIRRENO

Sabato 22 e domenica 23: 09:30 – 13:00 / 14:30 – 17:00

Solo su prenotazione

Visite a cura degli apprendisti Cicerone dell’IC “Pascoli Crispi”, IC “Paradiso” e IC “S. Francesco di Paola”

Visite anche in Inglese e Spagnolo

ROCCALUMERA (ME)

Parco Quasimodo – NOVITA’ AL PARCO LETTERARIO, TRA LE CARTE DI QUASIMODO

Sabato 22 e domenica 23 marzo 10.00 / 13.00 e 16.00 / 18.00

Visite a cura degli apprendisti Cicerone dell’ISS Caminiti – Trimarchi – Sede di Letojanni (ME)

 EVENTO SPECIALE A CONTRIBUTO LIBERO

Messina tra visibile e invisibile:

il progetto per la costruzione della regia Università e il Collegio dei Gesuiti.

A cura dell’Arch. Francesca Passalacqua (Professore associato dell’Università degli Studi Messina)

Sabato 22 marzo ore 18 – Atrio Rettorato

EVENTO SPECIALE A CONTRIBUTO LIBERO

La quadreria dell’Università di Messina
A cura del Prof. Giampaolo Chillè (già Professore a contratto dell’Università degli Studi Messina e cultore della materia)
Domenica 23 marzo ore 18 – Atrio Rettorato

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