È un Modica ottimista quello presentatosi in sala stampa nella consueta conferenza pre gara, alla vigilia di Crotone – Messina.
Il tecnico di Mazara predica attenzione, vista anche la poca attendibilità del primo confronto avuto in questa stagione contro gli uomini di Longo, che proprio secondo l’allenatore del Messina hanno raccolto meno di quanto seminato.
Di Seguito un estratto delle dichiarazioni del trainer peloritano:
Sull’avversario e sul precedente incrocio in Coppa Italia:
“La partita di agosto la cataloghiamo come calcio d’agosto. Lì c’era un discorso anche fisico, noi venivamo da una parte di ritiro voluminoso come lavoro ed eravamo alla ricerca di trovare una nostra identità in funzione di quello che avevamo cambiato. C’erano una ventina di elementi nuovi in squadra, bisognava cercare di plasmare e capire, ora è tutta un’altra storia. Incontreremo una squadra che non ha raccolto quanto meritava e sulla cui qualità e sulla bravura del loro tecnico non discutiamo. Giochiamo contro una signora squadra, ma noi abbiamo certamente voglia di evidenziare le cose buone fatte in queste tre gare e dare continuità a proseguire il nostro percorso di crescita. Dobbiamo combattere e la differenza la faranno i particolari. Dovremo essere attenti, lucidi, combattivi e con quello spirito di squadra che fin qui mi ha soddisfatto pienamente”.
Sulla condizione della squadra:
“Stanno tutti bene, aspettiamo quei giocatori che abbiamo scelto e adoro. A prescindere dalla partita di domani tutti saranno in grado di soddisfarmi e dare il loro contributo quando saranno pronti. Morleo viene da un problema muscolare, Petrucci è con noi da quindici giorni. Mi lusinga molto quest’ultimo perché si allenata con umiltà e si è calato nella nostra realtà. È un giocatore forte nella testa e disciplinato, lo aspetto nelle migliori condizioni e la mia squadra sta soddisfacendo tanta gente e il primo a essere soddisfatto sono io”.
Su un eventuale cambio modulo e sul mercato degli svincolati:
Cambiare modulo? Una squadra va plasmata in ritiro e farlo in funzione di quanta gente nuova c’è ha bisogno del tempo. Se alla minime difficoltà iniziassi a cambiare penso che metterei più confusione, perciò voglio andare dritto sulla mia strada. Lo scorso anno abbiamo iniziato a cambiare qualcosa a gennaio quando sono arrivati Rosafio e Dumbravanu, adesso ho una squadra nuova intanto la sto indottrinando su quello che deve essere il pensiero univoco. Il calcio è variabile ma nel tempo, una volta acquisiti nuovi concetti. Invidio chi dopo poche partite cambia pelle, io ci provo ma spesso non ci riesco. Per quanto mi riguarda non c’è bisogno di cercare nel mercato degli svincolati, devo aspettare 40 giorni per portare qualcuno in condizione e che magari mi mina gli equilibri interni. Siamo vigili è ovvio ma intanto vado avanti col mio gruppo e la mia squadra aspettando le evoluzioni del mercato successivo”
“Non esiste un ballottaggio tra i due portieri, sono due portieri forti uno più giovane uno più esperto, noi abbiamo la necessità di far quadrare un bilancio dei conticini. Oltre ad avere delle qualità tecniche Curtosi che è un 2004 ci può aiutare in questo senso, abbiamo preso uno più esperto che in una situazione particolare ci può aiutare. Al momento c’è da valutare quello che è la partita e aiutare la società nelle casse, noi vogliamo portieri che non ci tolgono punti e al momento stiamo bene così”.
Gianmarco Fiumara