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POST GARA – RACITI: ” Buona gara. I ragazzi meritano di essere rispettati”

Accorato intervento di mister Raciti in conferenza stampa al termine della gara di Avellino che, con Piovaccari al 92′, ha racimolato un pareggio che interrompe la serie negativa dei biancoscudati.

L’ Avellino è una grande del torneo, costruita per vincere e con tante ambizioni, dice Raciti in apertura.  Noi siamo partiti bene, ma alla prima occasione abbiamo subito un gol senza riuscire a fare fallo in tre. Da lì nel  primo tempo hanno fatto meglio di noi. Ho detto ai ragazzi come dovevamo muoverci e nel secondo tempo li abbiamo costretti nella loro metà campo,. Sono contento della prestazione che è stata importante e ricordiamo che dobbiamo salvarci.

Per quanto riguarda la formazione che propongo all’inizio, continua il mister, io miro sempre a mettere in campo chi è nelle migliori condizioni e non posso proporre una squadra che non ha equilibrio. Mettere Piovaccari dall’inizio non ha senso, le partite si determinano  negli ultimi minuti e non posso chiedere a Federico 95 minuti di lotta.

Devo rispettare le loro possibilità. Piuttosto mi dispiace come sono stati trattati i ragazzi dopo la partita con il Catanzaro,  il giorno dopo sono stati massacrati. La squadra va sempre aiutata, preferisco se la prendano con me in ogni caso ma, dice Raciti con amarezza, chiedo la cortesia di rispettare i ragazzi.

Oggi ho dovuto togliere Camilleri che era stato ammonito, sapevo che nel secondo tempo avremmo attaccato quindi i difensori avrebbero rischiato di più e so che abbiamo tanti diffidati e dobbiamo  fare dei conti per questo finale di campionato.

Lewandoski? Lui è un ragazzo eccezionale, molto timido e le critiche non lo hanno aiutato. Non è stato quasi mai aiutato. Oltre lui, tutta la squadra oggi ha fatto una grande partita, concentrati e vogliosi di ottenere punti per questa salvezza.

Questo gruppo è quello che ci deve salvare, dobbiamo essere tutti uniti, io non seguo i social, i ragazzi a volte mi riferiscono la loro mortificazione, specie  quando sbagliano. Sentirsi continuamente bersagliati è dura. Sono i nostri calciatori e li dobbiamo tutelare. Non mi permetto di sindacare il lavoro degli altri, sto solo cercando aiuto. La serie C per Messina è la base, noi dobbiamo garantire che almeno questa  riusciamo a mantenerla. Questa squadra è stata costruita 13 partite fa, non abbiamo mai mollato, è una squadra che gioca. Il primo tempo ci hanno messo in difficoltà, abbiamo trovato come prenderli ed alla fine siamo stati fortunati ma meritavamo il pareggio. Busatto, per esempio, è uno che trasmette l’atteggiamento giusto, è un 2002 e ci da una mano. Hanno giocato tutti dal mio arrivo ad ora. l’importante, ribadisce il tecnico, è che stiamo tutti sulla stessa sintonia e saremo insidiosi per tutti.