Intervenuti in conferenza stampa, hanno parlato i protagonisti del pirotecnico match che ha visto Messina e Turris pareggiare per 3-3 al “Franco Scoglio”. Umori diversi in sala stampa tra Caneo e Modica soprattutto per il peso del pareggio, maggiore per la Turris che lo ha acciuffato rimontando nell’ultimo quarto d’ora di partita le due reti di svantaggio.
Caneo: “La nostra squadra ha una propensione al gioco sempre e cerchiamo di fare qualcosa in più dell’avversario. I calciatori hanno fame di essere protagonisti, sono molto soddisfatto dei miei ragazzi. Il nostro obiettivo resta la salvezza, è un campionato che può portare delle difficoltà. Dobbiamo cercare di preservare la categoria poi è chiaro, se ci ritroveremo a fare i playoff tanto meglio. Il Messina era una ipotesi per me, ma non c’era una programmazione adeguata allora.“
Modica: “Questo è il calcio, se non stai attento fino alla fine rischi questa figuraccia. Alla fine parliamo di una figuraccia, bastava chiudere sugli esterni. Paghiamo l’inesperienza di alcuni ragazzi ma prendo per buona la prestazione. Abbiamo provato a fare il nostro dovere fino alla fine, siamo andati per due volte sul doppio vantaggio ma abbiamo sprecato. Succede, bisogna accettarlo. Mi dispiace per i ragazzi e per la gente, dovremmo andare a correggere degli errori. Sono due punti importanti che ci mancano, è stata comunque una partita bella giocata da entrambe le squadre. Loro hanno una grossa capacità di non arrendersi mai. Dobbiamo capire che ci sono dei momenti in cui le partite vanno addormentate.”
Emmausso: “E’ una categoria importante, ci sono giocatori che se sbagli ne approfittano e non puoi permetterti certi errori. Il primo goal è lo specchio del nostro modo di giocare, pressiamo a tutto campo. Ho scelto di venire a Messina perchè so che piazza è, so che mister ho trovato e che persona è. Sono convinco che potremmo fare un buon campionato, abbiamo bisogno di tutti anche dei nostri tifosi, insieme possiamo fare grandi cose. Come sapete conosco il mister perchè l’ho avuto a Vibo, posso dire che mi ha cambiato il modo di pensare e di vivere da professionista. Posso solo ringraziarlo, appena mi ha chiamato non ho esitato a dirgli di Sì.”