Paolo Bertolucci: “Arnaldi? Non una crescita, ma una vera e propria esplosione. L’Italia in Davis? Vi dico la mia”
Le dichiarazioni di Paolo Bertolucci in esclusiva ai microfoni di News.Superscommesse. In questa dettagliata intervista, l’ex tennista italiano, oggi commentatore televisivo, ha parlato dei giocatori azzurri, in particolare del percorso agli US Open di Sinner e Arnaldi, e delle possibilità dell’Italia in Coppa Davis.
Partiamo da Sinner: come giudica il suo percorso agli US Open e la sconfitta con Zverev al quinto set?
“Il percorso di Sinner era difficile, irto di ostacoli. Il ragazzo si è comportato bene, ha fatto quello che doveva fare. Ha perso con Zverev che è un giocatore che sta tornando prepotentemente ad alti livelli, lottando fino alla fine. La struttura fisica diversa tra i due e la prima palla di servizio più efficace di Zverev hanno portato a questo risultato finale”.
Per quanto riguarda i tennisti italiani, Sinner a parte, un paio di nomi che vede in crescita?
“Arnaldi sicuramente. Non ha avuto una crescita, è proprio esploso. Lo avevo visto ad aprile e sembrava un giocatorino, non era ancora sbocciato. Si capiva che aveva delle qualità, però non c’era niente che ti facesse pensare che in pochi mesi riuscisse ad ottenere i risultati che poi ha avuto. Sono contentissimo per lui: è un giocatore che piace, è divertente a vedersi, è un creatore di gioco, insomma, sa fare un pò tutto. Ieri contro Alcaraz si è comportato molto molto bene. E’ la nota lieta di questo periodo per l’Italia tennistica”.
“La nota meno lieta è quella di Berrettini, che non so cosa abbia addosso: si fa male spesso e non riesce a trovare continuità. (…) Speriamo che la salute lo assista per rivedere il Matteo che conosciamo. Poi c’è Musetti, e si torna a parlare sempre delle stesse cose: un tennista dotato di un braccio e di una qualità fuori dalla norma che però non è accompagnata da altri fattori altrettanto importanti”.
Coppa Davis, l’Italia sarà protagonista: come la vede?
“Innanzitutto bisogna vedere chi verrà schierato e convocato. A parte questo aspetto, visto che il Canada detentore del titolo non schiererà Auger-Aliassime, che non giocherà Djokovic, che non giocherà assolutamente Nadal, vedremo gli Stati Uniti come si presenteranno. Di sicuro, l’Italia è tra le prime 3 del mondo. L’anno scorso siamo andati a un passo dalla finale, che probabilmente avremmo vinto, tra l’altro con una squadra non al completo. Quest’anno speriamo di avere la squadra al completo e ce la giocheremo con tutti”.