Di qualche ora fa il comunicato ufficiale da parte della Dirigenza del Messina con cui si annunciava il divieto per il pubblico di accedere alla manifestazione sportiva in programma Domenica.
I biancoscudati, orfani di Genevier che sembra stia per accasarsi all’Albinoleffe, saranno impegnati nel delicatissimo match che li vede contrapporsi alla Cittanovese. I calabresi, vittoriosi addirittura sulla capolista Bari nella scorsa giornata, saranno chiamati a quella che una volta sarebbe stata un’ardua impresa ma che ad oggi, invece e ahinoi, si prospetta come il normale epilogo: la loro vittoria.
Certo, partire sconfitti non è mai positivo ma, parlandosi francamente, sembra difficile immaginare un risultato diverso, viste le assenze di spicco (Genevier tra tutti, ma anche Baldè trasferitosi addirittura in Asia pur di evitare di essere accostato a questa Armata Brancaleone), le proteste dei tifosi e, per l’appunto, la chiusura dello Stadio.
Ma in realtà cambia poco che si giochi a porte aperte o chiuse; difatti il tifo organizzato da più di un mese sciopera bellamente (o va allo stadio e si esibisce in turpiloqui, poco cambia) e, nelle ultime settimane, sta riempiendo la città di striscioni più che eloquenti. Dall’ormai classico “Sciotto Vattene” all’invito alle istituzioni affinché avviino trattative con qualche cordata di facoltosi imprenditori pronti a rilanciare il calcio nello Stretto.
A tal proposito, il Sindaco Cateno De Luca sembra essersi azionato per rendere appetibile il nome di Messina agli occhi dei più: previsto infatti per questo fine settimana l’apertura del bando relativo alla concessione pluriennale degli stadi. O era quello scorso? O sarà il prossimo weekend? Ah no, il prossimo mese!
Scusate la confusione ma con tutte queste promesse ancora non mantenute, ci stiamo capendo veramente poco.
Imbarazzante il silenzio che accompagna il countdown con cui questa società si sta velocemente dirigendo verso l’autodistruzione. L’unica nota positiva, proprio perché siamo buoni e vogliamo trovare qualcuno da salvare, è rappresentata dall’impegno che il DG Raffaele Manfredi sta mettendo nel cercare di risanare la situazione. Nella giornata di ieri, infatti, è stata diramata una nota con la quale si invitano i tifosi a partecipare ai quarti di Coppa Italia insieme alla squadra con l’iniziativa “Vola con il Messina”. Il problema, però, buon DG, è che nessuno sarebbe disposto, nonostante il Suo indubbio impegno nel realizzare iniziative volte a coinvolgere la cittadinanza, a sborsare una cifra simile (ndr 250€) per accompagnare una squadra di ragazzini sconosciuti (Vi chiediamo scusa, non è colpa Vostra) verso quella che verosimilmente si delineerà come una trasferta infruttuosa.
Lontani dai fasti di un tempo, questo Gemello Cattivo del Messina glorioso che fu ha fatto definitivamente perdere la pazienza: sarà per questo che il silenzio degli organi di stampa ci sta rimbombando nelle orecchie? O magari c’è qualcosa sotto che verrà delineato nei prossimi mesi?
Non è dato saperlo.
Ma non è importante sapere cosa stia realmente accadendo; l’importante è che venga ridato lustro a una maglia vilipendiata o, in alternativa, dolorosa ma meno umiliante, staccare definitivamente la spina.
Nell’aria si respira rassegnazione, come mai accaduto in 118 anni di storia.
E i complici sono tanti, Sciotto è solo l’ultima ruota senza raggi di un carro sgangherato lanciato in corsa contro il muro.
E no, non fa più ridere.