Archiviato l’esordio amaro per la SSD UniMe che, al debutto nel Campionato di Serie B ha sbattuto contro la big Polisportiva Acese tornando sconfitta da Catania con il passivo di 16-9, per la formazione allenata da Coach Misiti è il momento di serrare le fila e concentrarsi per il nuovo importante impegno di sabato prossimo.
Alla Piscina Cappuccini (questo al momento l’Impianto di casa per la formazione universitaria), sarà debutto casalingo per la formazione messinese che, con inizio alle ore 15.00, ospiterà i catanesi dell’Etna Waterpolo, match valido come turno numero 6 del calendario. Alla prima uscita stagionale la formazione etnea ha pareggiato in casa per 9-9 contro l’Ortigia Academy ed arriverà in riva allo Stretto, certamente, con la volontà di fare bottino pieno. Stessa volontà avranno, dal canto loro, gli universitari che vogliono prontamente riscattare la sconfitta del primo turno ed accaparrarsi punti pesanti per la lotta salvezza.
Lo stop subito a Zurria non ha destabilizzato il gruppo che, consapevole dell’età media molto giovane del collettivo, vuole approfittare di questa stagione in Serie B per far crescere i tanti ragazzi del proprio vivaio tentando di ottenere una salvezza anche all’ultima secondo utile della stagione. Un roster composto da diversi giovani, dunque, al quale si affiancano atleti più esperti, come i vari Runza, Giacoppo e Mantineo, autori a Catania rispettivamente di una tripletta il primo e di due reti ciascuno gli altri due, che hanno il compito di guidare e sostenere le giovani leve, oltre a prendersi sulle spalle le squadre nei momenti di maggiore difficoltà o nei match che mettono in palio punti pesanti, proprio come quello di sabato contro l’Etna Waterpolo.
Sarà dunque una vera battaglia, agonisticamente parlando, tra due compagini che, oltre a cercare il primo acuto nel torno, sono alla ricerca di punti preziosi per mettere fieno in cascina e costruire un tesoretto importante per la salvezza.
Appuntamento in programma sabato 19 febbraio, ore 15.00, alla Piscina Cappuccini.
