Certamente un bilancio in attivo per la squadra universitaria al termine delle prime undici giornate del torneo. Ripercorrendo il percorso degli universitari in questa prima parte di stagione alla viglia del torneo erano tante ed inevitabili le incognite per la matricola Cus Unime, che si accingeva ad affrontare un’avventura storica. Eppure mentre gli addetti ai lavori identificavano questa Serie A2 come una delle più affascinanti e competitive degli ultimi anni, ancora più bella persino del campionato di massima serie, la squadra gialloblu al contempo veniva etichettata da molti come la “mina vagante” della competizione. Al via poi, partita dopo partita il valore dei messinesi non è faticato ad emergere.
La prima emozionante e storica vittoria in casa, poi la sconfitta nella trasferta romana ed il filotto di vittorie con due dirette concorrenti per la salvezza, una a Messina contro il Crotone e l’altra importante in casa dei Muri Antichi prima della pausa natalizia. Poi un gennaio di fuoco: la squadra si è completata con gli ultimi innesti e piano piano si costruisce il giusto equilibrio tra reparti, mentre nel frattempo arrivano le sconfitte nei big match contro Salerno e Telimar (alla Cittadella) e Pescara fuori casa. In mezzo la vittoria in casa dell’Acquachiara ma, soprattutto, l’exploit in casa del Latina, un successo di grande prestigio che, seguito dalla vittoria il turno successivo a Messina contro la Cesport, ridisegna in maniera importante la classifica degli universitari che scavano un bel solco con le zone calde e si avvicinano al treno delle grandi, nella zona playoff. Nemmeno la sconfitta dell’ultima di andata in casa della Roma 2007 Arvalia ha spento l’entusiasmo in casa CUS per una prima parte di stagione dal bilancio assolutamente positivo, con un bottino di 18 punti che la attesta a centro classifica insieme alla Roma Vis Nova. Poco più sopra le big di questa A2. A quota 21 il Pescara mentre un punto più in alto Roma 2007 Arvalia e Latina. Ancora più su, a quota 24 punti il Telimar Palermo mentre ormai in fuga la Rari Nantes Salerno, leader del torneo con un bottino di 9 vittorie, 1 pareggio ed 1 sola sconfitta.
Nella parte bassa della classifica, invece, a due lunghezze di distanza rispetto ai gialloblu c’è l’Acquachiara (che ha risalito la china vincendo a sorpresa nell’ultimo turno in casa della Roma Vis Nova) mentre la quartultima posizione, occupata dalla Cesport, è lontana ben 11 lunghezze, un bel margine di sicurezza in vista di un girone di ritorno durante il quale non mancheranno partite al cardiopalma e colpi di scena.
Un bilancio, dunque, più che positivo per il Cus Unime che fa registrare 6 vittorie (3 in casa e 3 in trasferta) sugli 11 incontri disputati e vanta il quarto miglior attacco della categoria con 95 reti all’attivo.
“Sicuramente possiamo essere soddisfatti di questa prima parte di stagione – questa l’analisi di Filip Klikovac – magari c’ė un po’ di rammarico per una o due partite che avremmo potuto vincere ma va bene così. Adesso sono molto importanti queste prime quattro giornate del girone di ritorno che potrebbero portarci quattro vittorie. Dopo queste partite ci saranno dei match chiave che ci diranno quale potrà essere la strada del CUS. Noi lotteremo per i playoff: siamo consapevoli che siamo una matricola ma abbiamo le carte in regola per poterci credere e quindi ci proveremo fino alla fine”.
Al rientro dalla pausa per il CUS nei primi quattro match due trasferte in casa di Arechi e Crotone ed i turni in casa contro l’attuale pari classifica Roma Vis Nova ed il fanalino Muri Antichi. 12 punti in palio che potrebbero essere utili ai messinesi per chiudere definitivamente i conti con la salvezza e lanciarsi in maniera concreta verso l’alto.
Ufficio Stampa CUS Unime