La decisione della FIN di concludere, a causa dell’emergenza Covid-19, tutti i campionati di pallanuoto 2019/2020 di serie A1, A2 e B con il relativo blocco di promozioni e retrocessioni non ha colto di sorpresa la società peloritana, che ha visto terminare, così, il torneo di B dopo sole sei giornate disputate.
L’Ossidiana Messina è entrata nella “fase 2” della sua stagione sportiva. La decisione della FIN di concludere, a causa dell’emergenza Covid-19, i campionati di pallanuoto 2019/2020 di serie A1, A2 e B con il relativo blocco di promozioni e retrocessioni non ha colto di sorpresa la società peloritana, che ha visto terminare, così, il torneo di B dopo sole sei giornate disputate.
“Ci attendevamo lo stop, anche perché sarebbe stato molto complicato ricominciare l’annata agonistica – dichiara il presidente dell’Ossidiana Nicola Germanà – per l’attività giovanile rimane qualche speranza e credo si valuterà, nelle prossime settimane, la possibilità di ripescaggi in A2 e A1. Il resto è stato cristallizzato. Occorrerà vedere, inoltre, quanti club saranno nelle condizioni economiche per ripartire”. Bisognerà, quindi, navigare a vista. “Le prime notizie diffuse dalla Federazione riguardanti agevolazioni per iscrizioni e tesseramenti rappresentano una discreta base, ma probabilmente non basteranno. Sarà necessario – a mio avviso – trovare delle soluzioni a livello fiscale per non perdere gli sponsor. In più c’è la problematica impianti da risolvere, poiché si dovranno calcolare i nuovi costi di gestione delle piscine, che sicuramente aumenteranno per l’obbligo di adeguarsi alle misure e alle indicazioni sanitarie. E per finire non sappiamo quando la gente supererà la comprensibile paura ed il reale l’impatto economico che il Coronavirus avrà nelle famiglie italiane”.
L’Ossidiana come ha vissuto il lungo lockdown? “Ci siamo sentiti costantemente con i ragazzi per i programmi di allenamento da fare a casa e le relative verifiche ed in più abbiamo inventato un gioco con delle sfide virtuali settimanali per divertirci, rimanere in contatto e sdrammatizzare il momento. La voglia di ricominciare è tanta, dovranno, però, dirci in modo preciso come fare, tutelando la salute di tutti”.