Entra nel vivo la stagione del Cus Unime. Si intensificano gli allenamenti per un gruppo rinnovato in tanti suoi elementi e che, di conseguenza, giorno dopo giorno inizia ad amalgamarsi in tutte le sue componenti, prendendo confidenza con gli automatismi di gioco e lavorando tra acqua e palestra per raggiungere la condizione di forma perfetta in vista dell’avvio del Campionato di Serie A2, previsto per il prossimo 16 novembre.
“Stiamo lavorando sodo da una ventina di giorni – queste le parole di capitan Raffaele Cusmano – Sicuramente quest’anno patiremo la categoria: non è stato cosi lo scorso anno grazie ad un’altissima qualità della squadra. Quest’anno sarà un pò più complicato: il livello del campionato è sempre altissimo e la squadra è stata un pò ridimensionata ma siamo fiduciosi e ce la metteremo tutta per raggiungere questo obiettivo”.
Uno tra i primi ad essere riconfermati della scorsa stagione, ormai alla terza stagione in gialloblu ed alla seconda consecutiva da capitano della squadra, il mancino messinese non nasconde l’entusiasmo per questa conferma: “Per me sicuramente è una gioia essere il capitano della squadra della mia città e quindi sono contento della riconferma. Certo, quest’anno abbiamo in squadra un giocatore di grandissima esperienza come Antonio Vittorioso e sono convinto che per tutti noi, me compreso, lui sarà il vero punto di riferimento in acqua”.
Il prossimo 16 novembre si parte con un campionato sicuramente complicato, con tante trasferte lunghe ed in campi dove il risultato non è mai scontato: “Per come la vedo io – questa l’analisi di Cusmano – tre squadre su tutte lotteranno per la parte altissima della classifica: Nuoto Catania, Pescara e Latina. Poi un gruppetto che si contenderà la quarta piazza, con l’Arechi in testa ed infine un altro gruppo, dove ci dovremmo trovare noi, che lotterà per la salvezza”.
“Certamente ci faremo trovare pronti – conclude chiamando in causa la città il capitano del CUS – soprattutto sfruttando al massimo la nostra piscina, da sempre un nostro grande punto di forza. Non ci dimentichiamo, comunque, che ad oggi la serie A2 è diventata quasi normalità ma fino allo scorso anno a Messina mancava veramente da tanti anni.”