“Era il 1° dicembre 1900 quando venne fondato il Messina Football Club, un mese prima era nata l’Anglo Palermitan, riprendendo quel gioco del football già molto in voga in Gran Bretagna.
I soci fondatori di quel primo club a Messina erano in maggioranza inglesi, ma c’erano anche uno svizzero, uno statunitense e due messinesi, Gaetano Marangolo (forse si chiamava Alfredo) e Giulio Arena Ainis.
Il primo presidente fu l’armatore Walter F. Becker. Capitano e allenatore era l’ingegnere Padgett. Ma Il vero trascinatore era Marangolo, supportato dal reverendo anglicano Caulfield.
La prima partita del Messina F.C. (organizzata dagli amici Marangolo e Majo Pagano) risale alle ore 17 del 18 aprile 1901. Al campo di via Libertà a Palermo, dopo una sfida vibrante, l’Anglo Palermitan vince 3-2 sul Messina.
Il giorno precedente la partita la squadra e i suoi tifosi si imbarcarono sul vapore «Città di Palermo», messo a disposizione dal proprio presidente. Sui muri di Palermo apparvero i primi manifesti che annunciavano lo svolgimento di una partita di football e il campo di via Libertà venne dotato per l’occasione di tribunette in legno. Un’altra caratteristica di quelle prime partite era quella, ereditata dal rugby, del terzo tempo che consisteva nel festeggiare, a fine gara, invitando gli avversari ad un banchetto.
Il Messina quel giorno scese in campo in questa formazione: Marangolo, Pappin, Padgett (cap.), Way, Caulfield , Oates W., Arena, Vaccaro, Crisafulli, Greco M., Falorsi. Tra le riserve vi erano: Skinner W, Cervello, Gooding, Rey e Rowlett (o Roioletti).”
Nel luglio 1901 approdava a Messina il console inglese Arthur Barret Lascelles che fu subito nominato Presidente del Messina F.C. che portava maglia biancoblu.
(breve ricostruzione storica tratta da messinastory e messina.org)
Domenica, Messina e Palermo rinnoveranno i derby del passato incontrandosi sul prato del “Barbera”. Due città dalla lunga storia calcistica, con la prima che, solo qualche anno fa, si era già tirata fuori dal dilettantismo in cui è malauguratamente ricaduta e l’altra che, si è ritrovata, per certi versi come i giallorossi, dalle porte della serie A all’inferno della serie D, ma con la tifoseria ed una nuova proprietà che la stanno spingendo a risalire in breve tempo nel professionismo.
Qualche difficoltà per il Palermo che, in questo turno, avrà numerose assenze, in difesa mancheranno Crivello e Lancini, i sostituti dovrebbero essere Accardi e Peretti, ci sarà anche il ritorno dalla nazionale albanese Under 20 di Doda, assente a Palmi. In avanti mancheranno Sforzini e Corsino oltre Ficarrotta che sconterà il secondo dei tre turni di squalifica, ma il team rosanero può contare su riserve di prima scelta. Tant’è che, visto anche l’infortunio di Sforzini, il Palermo spera di prendere Tiscione, palermitano, ex del Città di Messina, svincolatosi dal Casarano che, però, potrebbe essere persino un giocatore nei sogni del Messina. Biancoscudati che potrebbero entrare a gamba tesa su alcuni rinforzi che potrebbero arrivare se si riuscisse ad arrivare alla rescissione di alcuni contratti con giocatori che non sono riusciti a rendere secondo le aspettative della società. Tanti i nomi circolanti nell’ambiente giallorosso che, dopo il ritorno di Giovanni Lavrendi, potrebbe tentare l’ex Giovanbattista Catalano, rimpianto dalla piazza. Pasquale Leonardo cercherà di assecondare le richieste di mister Karel Zeman mirate a ringiovanire l’organico e far arrivare in giallorosso profili calcistici adatti al credo del tecnico del Messina. Il neo Collaboratore della Gestione Sportiva potrebbe anche andare a pescare alcuni giocatori portati da lui stesso all’Acireale, avendo ricoperto sino al mese di ottobre l’incarico di Ds della società etnea.