PAGELLE MESSINA. L’importanza dei 3 punti annulla i limiti tecnici e di organico
Foto@fabioMitidieri
Partita tra due deludenti e deluse squadre quella tra Taranto e Messina. Sul campo, nel gioco, sono visibili i limiti di due compagini quasi allo sbando ed, in questo momento, con evidenti limiti di organico dovuti perlopiù ai problemi societari. A tratti il Messina sembra essere maggiormente padrone del campo ma senza riuscire ad essere incisivo sotto rete, il Taranto va a folate e potrebbe andare anche in vantaggio se Petrucci non respingesse sulla linea la conclusione di Mastromonaco. Alla fine, a commettere più errori è il Taranto con un Marong inguardabile per la quantità di strafalcioni che i pugliesi pagano con il gol di Luciani.
Krapikas: merita la sufficienza grazie sopratutto al suo lancio da cui nasce il gol del Messina. Voto 6
Lia: si limita alla gestione dal suo lato, anche se viene superato troppo facilmente da Verde in qualche occasione del Taranto. Voto 5,5
(29′ st Adragna: entra con il piglio giusto ma commette qualche errore. Voto 5,5 )
Ndir: c’è poco lavoro al centro della difesa biancoscudata per la pochezza dell’attacco pugliese. Buoni gli interventi sull’uomo meno quelli sul pallone. Voto 5,5
Marino: il più esperto, fa tesoro anche lui della pochezza dei centrali avanzati rossoblu. Voto 6
Morleo: acerbo ed i suoi lanci sono …rugbistici. Voto 5
Anzelmo: in una gara di questo livello, tiene bene la posizione cercando di dare ordine alla manovra. Voto 6
Petrucci: non ci sono grandi lampi di genio nella sua tenuta. Ha il merito di salvare la porta di Krapikas. Voto 6
(16′ st Salvo: non è il ragazzo visto nella prima parte ma fa quanto basta. Voto 5,5)
Garofalo: lo si vede più spesso di altre volte ma commette anche tanti errori tecnici. Voto 5
Cominetti: sembra essere messo in campo più per esperienza che per meriti. Voto 5
(16′ st Luciani: entra, segna, non doveva fare altro. Voto 6)
Anatriello: non riesce a meritare la sufficienza nonostante sia tra i più attivi. Nel primo tempo concede la parata a Del Favero su una palla che nove volte su dieci deve finire in rete. Voto 5,5
(46′ st Di Palma. S.V.)
Pedicillo: regressione tecnica per un giovane che ad inizio campionato sembrava avere qualche buona intuizione. Voto 5