Il Messina nella 33^ giornata del Campionato di Serie C si conferma squadra da trasferta ed ottiene il massimo: vittoria ed uscita dalla “zona retrocessione”. Maggiore consapevolezza dei peloritani nelle proprie capacità di rimessa con interpreti (Kragl, Ragusa, Perez e Balde) che riescono a trovare sempre almeno una giocata che metta in difficoltà le difese avversarie e se, dall’altra parte gli attaccanti non riescono a superare Fumagalli, vedi Caturano nelle due occasioni avute davanti al portiere peloritano (rigore compreso), il gioco è fatto.
Fumagalli: come sempre, da quando protegge la porta giallorossa, il portiere offre certezze ai propri compagni di reparto. Sorpreso solo quando, appunto, Caturano gli si ritrova a girare un pallone da due passi, mandandolo però a lato. Mentre il suo movimento sulla linea di porta,prima della battuta del rigore dello stesso attaccante, sembra mettere soggezione all’ex giallorosso che angola troppo e manda fuori la facile occasione. Voto 7
Berto: bisogna riconoscere la bravura degli avanti potentini che riescono spesso ad arrivare al cross, sia dalla trequarti che dal fondo. Il difensore però, non perde mai la bussola, neppure quando viene invertito di fascia. Voto 6,5
Baldè: ha un’occasione per segnare, ma non è il suo mestiere. Offre, ormai, una costante solidità con l’altro centrale difensivo. Voto 7
Ferrara: praticamente, copia ed incolla il giudizio dato per Baldè. Voto 7
Celesia: è quello che soffre di più degli esterni e viene sostituito. Voto 6
(1′ st Trasciani: va a fare il quarto di destra , soffre anche lui gli esterni lucani ma fa sentire il fisico. Voto 6)
Kragl: ormai gli avversari non gli permettono di arrivare facilmente al tiro rientrando sul sinistro ed allora lui si mette ad inventare per gli altri. Voto 7,5
(17′ st Marino: entra per aumentare la diga davanti ai quattro difensori e si limita a quello. Voto 6.5)
Fiorani: prima a due con Konate, poi a tre con Marino, crea una barriera centrale davanti la difesa difficilmente superabile. Non commette errori. Voto 7
Konate: di poco più propositivo rispetto a Fiorani, ma c’è l’ingenuità di tentare l’intervento che genera il calcio di rigore e poteva costare il pareggio del Potenza. Voto 6,5
Ragusa: come Kragl diversifica il suo ruolo che non è da puro esterno, arretrando ed accentrandosi trova più palloni da giocare e mette in apprensione la difesa rossoblu. Voto 7,5
(23′ st Zuppel: il Messina abbassa il baricentro ed allora lui va a dare una mano dietro. Voto 6,5)
Balde: come Kragl e Ragusa, cambia la posizione in campo e capisce che deve portare meno palla ed avvalersi degli spazi creatigli da Perez. Questo gli permette di essere più concreto in zona gol. Voto 7,5
(17′ st Ferrini: non lo si vede e non lo si sente perché il suo incarico è fare mucchio davanti a Fumagalli. Voto 6)
Perez: chi si aspettava un goleador sbagliava a priori. Lui è forte fisicamente e dotato di un’ottima tecnica, è in grado di fare reparto da solo e di creare spazi favorendo l’inserimento dei compagni. Oggi ne ha dato l’ennesima riprova. C’è quell’occasione al 47′ del primo tempo che grida vendetta. Voto 7,5
(41′ st Versienti: S.V.)
Mister Raciti: ormai sa che la formula trovata per le gare esterne è quella giusta e la sfrutta al massimo. Rivedibili i cambi della ripresa che, forse, danno maggiore convinzione al Potenza a cui sarebbe bastato un tocco nelle decine di cross in area. Voto 6,5