Volendo si sarebbe potuto scrivere il finale ancor prima che le squadre, Messina e Catanzaro, scendessero in campo. Sarebbe bastato fare un riepilogo di quanto il Messina ha dimostrato sul campo in questa nera annata condita dall’errore societario principale di una rivoluzione che ha portato con sé errori dirigenziali, scelta di giocatori tecnicamente non all’altezza ed allenatori (compreso l’intero staff tecnico) che hanno tirato la coperta da più parti cercando soluzioni impossibili. La partita di oggi raccoglie il risultato di tutto questo e le pagelle non possono esimersi dal prendere atto di queste nefandezze, neppure giustificate dalla presenza sul manto verde del “Franco Scoglio” della squadra seconda in classifica.
Lewandowski: E’ un mistero la presenza in campo di un portiere che, almeno in questa annata, ha mostrato svarioni in troppe occasioni. Anche, oggi, è riuscito a regalare un calcio d’angolo agli avversari e sui due gol di testa subìti dall’altezza dell’area piccola si potrebbe obiettare su una sua poca reattività a lasciare la riga di porta. Voto 3
Trasciani: il giovane di belle speranze arrivato come centrale difensivo nel mercato invernale, potrebbe far bene, ma nel suo ruolo naturale, invece viene schierato come esterno pur non avendone le caratteristiche di corsa e rapidità. Tutto ciò lo espone a critiche ed errori, come il ritardo della diagonale sul terzo gol. Dalla sua parte il cross del primo gol calabrese e la traversa di Biasci. Voto 4
Fazzi: vorremmo tanto capire quale è il suo vero ruolo, non certo quello di terzino (o esterno basso, fate voi). Forse, in un altro contesto potrebbe essere un giocatore utile, ma non qui, non in questo Messina. Poi, valgono le stesse considerazioni fatte su Trasciani, non ha le caratteristiche per quel ruolo. Voto 4
(dal 27′ st Catania: altra pedina che, magari, in una squadra che lotta per altri obiettivi potrebbe crescere e migliorarsi, guardando compagni più esperti. S.V.)
Carillo: le sue svirgolate su palloni facili, comportano vantaggi per gli attacchi avversari e calci d’angolo regalati per mancanza di sicurezza e personalità. Si fa anticipare come un pivello sul primo gol di Iemmello. Anche sul secondo gol potrebbe intervenire con più veemenza sulla palla che balla in area di rigore ed, invece, permette al suo diretto avversario di rimetterla davanti la porta. 59 gol subiti lo scorso anno quando era centrale e capitano della Casertana, 56 a sei giornate dalla fine quest’anno. Voto 3
Celic: vale anche per lui quanto detto per Carillo. Basta guardare come lascia sfilare Carlini sul secondo gol e la sua posizione “inutile” sul terzo. Forse, e ripeto forse, avrebbe qualche chance in più in un contesto migliore, ma è solo un’ipotesi. Voto 3
Damian: parte alla grande, come si volesse rifare per un campionato sbagliato, i minuti passano e scompare dai radar dei centrocampisti catanzaresi. E’ lui a proporsi su angoli e punizioni che favoriscono gli avversari e mai i propri compagni. Sostituito non la prende bene e manda a quel paese la panchina. Voto 4,5
(dall’11′ st Adorante: non gli si può negare di avere il senso della rete, rende di più quando ha con sè un compagno di reparto come Piovaccari. Voto 6)
Fofana: viene spesso criticato, ma in campo è l’unico a cui riescono gli inserimenti (vedi il primo gol) ed ha la capacità di verticalizzare per i compagni creando le premesse per il gol, come nella seconda marcatura giallorossa. Voto 6,5
Rizzo: rientra dal primo minuto e dimostra che lui è di un’altra pasta rispetto ai compagni. La sua facilità di uscita palla al piede offre la sensazione che tutto sia facile, ma il merito è della sua tecnica. Con i suoi lanci cerca di creare opportunità di attacco. L’unico neo è quando arretra troppo sulla linea difensiva, ma questo potrebbe essere dettato dalla mancanza di fiducia nei propri compagni. Voto 6,5
Statella: nel primo tempo cerca di dare sostanza agli attacchi esterni dei giallorossi, fa anche qualche buona giocata ma non ha un supporto adeguato in avanti. Voto 5
(dall’11′ st Russo: entra in campo e sembra dare una sferzata alla partita mettendoci grinta e corsa. Mette un paio di palloni in area ed in uno di questi il Messina trova il pari con Adorante. Voto 6)
Busatto: il giovanotto combatte da solo in avanti, lento nelle ripartenze ma spesso abbandonato dai compagni non può rendersi pericoloso. Voto 4,5
(dall’11′ st Piovaccari: con lui in campo è un’altra cosa. E’ l’unico a rendersi conto di cosa bisogna fare. Almeno mette in difficoltà i difensori del Catanzaro. Svirgola la rovesciata che, però, permette il gol di Adorante. Voto 6,5).
Goncalves: primo tempo in avanti ma non è quello visto a febbraio. Non sfruttato sui calci da fermo. Nel finale arretrato sulla linea difensiva dimostra che non è la sua posizione ideale. Voto 4,5
Raciti-Cinelli: Chi è l’allenatore? chi il tattico? La soluzione con il solo Busatto in avanti a fare sportellate lascia perplessi. Continuare ad utilizzare Fazzi e Trasciani da esterni bassi non convince. La difesa continua a non trovare le giuste contromisure agli avversari e siamo a 56 reti subìte. Non ci sono soluzioni d’attacco se non il contropiede. Verrebbe da chiedersi: quale è il lavoro che si fa in allenamento? Voto 3