PagellePrimo PianoRubricheSerie CVarie

PAGELLE MESSINA. Col Taranto un disastro annunciato. Si salva solo Versienti

Una gara quella tra Messina e Taranto che per trequarti è sembrata una partita di allenamento della squadra pugliese contro una sparring partner. Guai a vantare giocatori in sede di mercato senza prima aver visto gli attori su un rettangolo di gioco, in questa città sembra lo sport preferito da tutti. Giocatori venuti dal nulla che diventano fenomeni nei giudizi degli addetti ai lavori e giocatori che hanno dimostrato il loro valore sul campo in un campionato vinto trattati come DILETTANTI. Il campo è giudice e la realtà è totalmente diversa, anche se ancora alcuni non riescono ad ammetterlo. Basterebbe avere quel pò di umiltà che non vediamo da due anni neppure nei giocatori, fatta eccezione per i respinti in casa Messina: Rizzo, Piovaccari, Statella, Adorante (consigliato a luglio 2021 dall’ex D’Eboli) .

Lewandowski: mostra tutti i suoi limiti già visti sin dalla sua venuta a Messina dell’anno scorso. Scarsa reattività sul primo gol. Voto 4

Konate: i suoi limiti sono quelli di sempre, diventa terzino su richiesta, ma non è in grado di far sua tutta la fascia. Voto 4,5 

Berto: nell’incertezza della difesa, lui forse è il meno peggio di una difesa che neppure Cinelli è mai riuscito a rendere solida.  In ritardo sul primo gol di Tommasini. Voto 4,5

Trasciani: troppo nervoso commette alcuni errori quasi per rabbia e sufficienza. Voto 4,5

Versienti: primo tempo quasi assente si accende nell’ultimo terzo di partita. Comunque, sempre presente senza sbavature, sembra l’unico giocatore di categoria. Sforna un paio di cross che diventano inutili per la solita inconsistenza degli avanti. Fa un gol da antologia in una partita dai caratteri mediocri. Voto 6 

Marino: il suo sembra quasi un ritorno in campo per onor di firma. Non incide la sua presenza su una squadra ormai allo sbando. Con la testa già altrove. Voto 4,5 

(1′ st Napoletano: riesce a dare una piccola scossa con il suo movimento perpetuo ma essendo giovane non ha le caratteristiche per trascinare gli altri ad invertire la rotta. Voto 5) 

Fofana: ormai è una costanza, non raggiunge più i suoi limiti migliori. Mostra evidenti segni di insufficienza tecnica con passaggi errati. Commette l’errore d’appoggio a centrocampo che innesca l’azione del primo gol. Voto 4,5

Mallamo: altro elemento buttato in mezzo a quel centrocampo amorfo. Cerca di dare lucidità ai compagni ma senza spingersi oltre il compitino. Voto 5 

(33′ st Iannone: altro giovane mezzo in mezzo nei minuti finali da cui si sperava il guizzo. Non è arrivato. Voto 4,5)

Grillo: dispiace doverlo dire ma inutile come sempre. Non supera mai l’avversario, si butta in mezzo senza idee. Fa rimpiangere Bollino, Addessi, Arcidiacono, Cunzi. Voto 4

(33′ st Fiorani: buttato anche lui come Iannone in una squadra allo sbando, vive il suo quarto d’ora in cui la squadra sembra dare qualcosa in più, ma è solo merito dei neo entrati? o il Taranto aveva arretrato il proprio baricentro? Voto 5) 

Ngombo: in queste due gare sembra aver dimostrato che non era quello che serviva a questo Messina, un goleador. Fa qualcosina in più rispetto alla prima ma Auteri lo tira comunque fuori ad inizio ripresa. Voto 4,5 

(1′ st Zuppel: solite sportellate ma contro una difesa sicuramente più solida di quella biancoscudata. I limiti tecnici ormai li conosciamo. Voto 4,5) 

Catania: ecco uno degli elementi che posso/non posso. Forse con dei compagni di ruolo più smaliziati avrebbe potuto avere una crescita esponenziale ed, invece, da due anni naviga con ritmi sempre più blandi che lo stanno riportando ad essere un giocatore di “Eccellenza”. Eppure, qualche sua fiammata dimostra che poteva fare di più se attorno a sè avesse avuto compagni/insegnanti e gente più competente  nello sfruttare le sue caratteristiche. Voto 5

All.Auteri: Non ha il polso della situazione, non si rende conto, pur avendo cambiato 19 volte la formazione iniziale, di non avere un assetto difensivo all’altezza, di non avere soluzioni in attacco, sia per mancanza di vere punte l’assalto che di stoccatori dalla distanza. I cambi non sembrano sempre frutto di logica. Voto 3

Ds Pitino e Dg Manfredi: Dovrebbero essere loro a portare competenza e professionalità, ma al contrario la compagine che vince il Campionato Dilettanti sembrava essere meglio organizzata, nonostante la società spendesse cifre molto inferiori. Ed in questo contesto non sono neppure riusciti ad organizzare un settore giovanile all’altezza di dare una mano alla prima squadra. Voto 3