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Pagelle: il Messina trova la sufficienza della fase difensiva

(Kaprikas al “Massimino” nella foto di Paolo Furrer)

Il Messina tiene a Catania giocando gli ultimi quasi venti minuti finali in inferiorità numerica. Il Catania, dal canto suo, dimostra di non essere ancora al livello di poter mettere dietro tutte le altre squadre. A differenza di quanto successo con Avellino e Cavese i biancoscudati fanno pochi errori e vengono aiutati dalla fortuna in qualche occasione.

Krapikas: stavolta non commette errori così i suoi interventi eccezionali diventano fondamentali, Voto 7

Ndir: qualche errore di troppo nelle fasi iniziali, soprattutto tecnici, sopperisce col fisico. Giusta ammonizione per un giusto fallo nel momento giusto. Voto 6

(15′ st Ortisi: da una mano senza strafare. Dovrebbe limitare gli eccessi di proteste. Voto 5,5

Manetta: il risultato è la cosa più importante, il merito va condiviso. Voto 6

Rizzo: non è la prima volta, quando non commette errori  mantiene la giusta concentrazione. Voto 6

Salvo: forse il migliore dei quattro, meriterebbe mezzo punto in più, unico errore nell’azione dell’espulsione. Voto 6

Lia: la posizione in cui giocava nelle giovanili gli permette più libertà di spingere ma in realtà la usa per aiutare Salvo. Voto 6

(24′ st Mamona: entra per dare fastidio alla costruzione delle azioni del Catania, crea persino la più pericolosa delle azioni dei biancoscudati nella ripresa. Voto 6),

Pedicillo: è un po’ scarico, lo si vede nei tanti appoggi sbagliati. Gioca in un ruolo non suo e non si lamenta. Voro 5,5

Garofalo: questa volta si dedica  un po’ di più a fare muro. Voto 6 

Frisenna: anche lui non sta passando un buon momento al pari di Pedicillo. Contributo simile a quella di Garofalo. Voto 5,5

Petrungaro: non era facile ripetere le prestazioni precedenti in un Messina concentrato a difendersi. Voto 6

(37′ st Morleo: entra per dare una seconda mandata alla porta di Krapikas. S.V.), Anatriello: si danna l’anima ma non ha occasioni. Primo difensore dei biancoscudati. Voto 5,5

(24′ st Luciani: sfortunato 37′ st Anzelmo: l’uomo giusto in quel momento. S.V.).