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Omar Camporese: “Sinner ha svoltato grazie al servizio, è il favorito per Wimbledon. Musetti mi entusiasma. Paolini? Ecco il suo segreto”

Per analizzare il momento magico del tennis italiano e l’esponenziale crescita di Sinner la redazione di News.Superscommesse.it ha raggiunto Omar Camporese,unico azzurro capace di vincere a Rotterdam prima dello stesso Sinner e oggi allenatore e commentatore per la Rai. Uno dei tennisti italiani più forti di sempre sul veloce in quest’intervista si è sbilanciato sugli ancora ampi margini di crescita del campione di Sesto Pusteria, ha parlato del talento di Musetti e del successo di Paolini.

Camporese, Sinner sembra essere diventato una macchina perfetta. Dopo l’impresa a Melbourne ha trionfato anche a Rotterdam con apparente facilità. Jan è freddo nei colpi decisivi, tattico quando serve, oltre che migliorato in maniera esponenziale al servizio. Si aspettava una crescita così impetuosa? Quanto è merito del suo talento e quanto del lavoro del suo nuovo staff? Che previsioni si sente di fare per i prossimi tornei e i prossimi Slam?

Omar Camporese

“Direi che è un mix delle cose che ha elencato. (…) Dal punto di vista tecnico il salto in avanti più grande l’ha fatto con il servizio. Prima gli capitava di tradire un po’ di nervosismo in qualche partita proprio perché non si sentiva tranquillo alla battuta, ora è tranquillo perché sa che questa è diventata una delle sue armi principali. Credo che la “scintilla”, se così si può dire, sia scoccata durante le ATP Finals. Sinner ci è arrivato conscio mentalmente di potersi giocare i massimi traguardi, anche il primo posto del ranking. La vittoria in Coppa Davis, dove è stato decisivo, ha fatto il resto. (…) Adesso siamo tutti curiosi di sapere cosa riuscirà a fare sulla terra, dove farà più caldo e gli scambi saranno più lunghi. Lì si capirà davvero quanto Jannik impiegherà per andare a prendere Djokovic, ma penso sia solo una questione di tempo. Quanto a Wimbledon, penso che Sinner possa essere tra i favoriti, è molto cresciuto rispetto alla semifinale persa contro Djokovic lo scorso anno”.

Purtroppo però per un Sinner che vola il tennis italiano sta avendo a che fare anche con le crisi di Berrettini e Musetti. Matteo è stato frenato come sappiamo da tanti guai fisici, mentre Lorenzo ha iniziato il 2024 male come aveva finito il 2023. Come si spiega le difficoltà che sta incontrando un ragazzo così talentuoso? Da ex doppista di livello ritiene che per riprendersi possa essere utile giocare più match in doppio come ha dichiarato di voler fare Musetti?

“Io ho un debole per Musetti e non da oggi. Sarò romantico e un po’ retrò, ma se c’è un motivo per cui il tennis di oggi mi piace poco è che non vedo più tanti giocatori tecnici. Musetti è tra questi. Mi entusiasmo per giocatori in possesso di un talento come quello di Lorenzo, che tecnicamente è uno dei tennisti più puliti del circuito. (…) In Coppa Davis alla Rai dissi che uno in possesso del suo talento non può giocare quattro metri fuori dal campo, ma molto più vicino alla linea di fondo. Può non essere ancora così forte sul piano mentale, ma ha un talento straordinario e un rovescio che entusiasma. Può ancora crescere e arrivare molto in alto. Il doppio può sicuramente aiutarlo e lo dico per esperienza.(…)L’Italia è messa bene anche nel doppio in ottica Davis. Sono ottimista per il dopo Fognini e Bolelli: Sinner può giocare con tutti, Sonego ha già fatto ottime partite e oltre a Musetti non dimentichiamo Vavassori”.

Non posso non farle una domanda sulla crescita impetuosa di Jasmine Paolini, che ha incantato tutti a Dubai. Potremmo aver trovato una nuova stella anche nel circuito femminile dopo qualche anno di “vuoto” ad altissimi livelli?
“(…) Non so dire se Jasmine possa arrivare a impensierire le più forti del mondo. Per adesso sta sorprendendo tutti, sono particolarmente contento per lei e per il suo allenatore,che è un mio caro amico. Con Renzo Furlan  ho condiviso tante partite e tanti allenamenti, è un ragazzo che stimo molto, quindi la crescita di Paolini non mi stupisce perché so che dietro c’è il grande lavoro di Renzo”.

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