Martedì scorso, sgambatura con tanti gol…
“Una partita che, dopo sette mesi di quasi inattività e circa 40-45 chilometri di corsa che abbiam fatto, non è che potesse dare chissà quali indicazioni. Però, ho visto tanta buona volontà e sicuramente non si poteva pretendere tanto per il semplice fatto che sulla parte tecnico-tattica non abbiamo lavorato tantissimo, l’attività fino adesso è stata di predominanza fisica però ho visto una squadra che ha volontà.
Abbiamo fatto qualcosina di buono altre meno buone, però me l’aspettavo perchè ci vuole tempo per assimilare alcuni principi. Ho visto aspetti interessanti, giocatori di caratteristiche per giocare il 4-3-3. Adesso, entreremo in un’altra fase, a partire da domani, con la predominanza dell’aspetto tecnico-tattico continuando ancora con un lavoro sull’aspetto fisico.
La questione del fermo è un problema a livello mondiale, alcuni aspetti importanti sono quelli del lavoro di prevenzione, sopratutto il dosare i carichi di lavoro. Ti devi adattare a qualche situazione come quella della lunga inattività, cercando di capire e di dosare. Quindi, un’aspetto fondamentale è quello di sapere aspettare per creare dei presupposti importanti per metterti in condizione, poter lavorare ottimamente, perchè il ritiro è importante sotto questo aspetto, poter usufruire di strutture, sia per quanto riguarda le lunghe corse che abbiamo fatto, il rettangolo di gioco, l’albergo, avere una piscina dove a fine allenamento poter un pò scaricarsi dopo aver fatto lunghi chilometri, ci ha aiutato ad avere qualità nel lavoro.
Addessi ed Arcidiacono a riposo…
Per Arcidiacono ci vorrà qualche giorno per recuperare, per Addessi un pò di più.
Tanti giocatori esperti, ha già scelto il leader?
Il leader verrà scelto tra qualche settimana perchè bisognerà completare alcuni ruoli, poi come ho fatto sempre alcuni giocatori scriveranno la loro preferenza e da lì uscirà il capitano.
Il Messina è tra le favorite?
L’Acr è sopratutto storia e grande cultura calcistica, con un grande passato ed automaticamente viene definita come “la candidata”, poi c’è qualcun altro che, in silenzio, ha gli stessi obiettivi. Il nostro obiettivo fondamentale è quello di lavorare giorno per giorno, non bisogna prendere in giro nessuno, nel senso di fare proclami, i veri proclami si fanno in silenzio, ci si mette a lavorare, si riesce a dare una qualità al lavoro e di conseguenza si può crescere, si può migliorare, si può realizzare qualcosa di importante, senza far chiacchiere. Ci sono altre squadre che lavorano in silenzio sapendo quale è il loro obiettivo e questo comporta di mettere sotto pressione gli altri, noi non andremo sotto pressione per il semplice motivo che sappiamo cosa vorremmo fare e, per me, la prima cosa è essere una squadra ordinata, che ha mentalità, intensità ed organizzazione. Ecco questo è il primo aspetto.