NIBALI – Il campione messinese racconta la malattia
Nel ciclismo attuale c’è un problema che sta attanagliando tutti, dei casi sospetti di malattie improvvise che spaventano un po’ gli atleti. Un altro campionissimo che è stato costretto allo stop negli ultimi giorni è il più titolato di tutti: Vincenzo Nibali, lo Squalo dello Stretto. Vincenzo ha cosi parlato della sua malattia, dandosi come spiegazione quella che potrebbe essere dovuta agli effetti del cosiddetto “post covid”
“A febbraio ho contratto il Covid, curato a casa senza problemi apparenti. A contagio concluso, dopo essere risalito in bici, il tracollo. Una notte sono stato così male che ho detto a mia moglie di chiamare l’ambulanza. Deliravo. I problemi alle vie respiratorie sono durati giorni e giorni. Mi sentivo uno straccio” ha raccontato il campione messinese al Corriere della Sera. “Credo che molti di noi abbiano sottovalutato l’infezione – ha aggiunto – cercando di recuperare troppo in fretta, non a caso tanti colleghi sono fuori uso. Per questo, conclusa la Coppi & Bartali sono venuto in altura invece di gareggiare: volevo riprendermi completamente“.
Ma il dottor Emilio Magni, responsabile sanitario del Team Astana, la formazione di Vincenzo Nibali, è andato più a fondo: “Questa storia ci ha preso alla sprovvista. Nella fase acuta, avevamo da affrontare uno stato di emergenza, adesso per certi aspetti siamo però in una situazione anche più complessa perché ci stiamo misurando quotidianamente con conseguenze inattese. Siano di fronte a realtà cliniche che sono un vero e proprio ostacolo. Però al momento se ne sa ancora troppo poco per dare delle risposte. Stiamo raccogliendo dati. Quello che ci preoccupa è che i ragazzi si ammalano facilmente e, soprattutto, faticano a recuperare. Ogni squadra di World Tour sta raccogliendo i propri dati e c’è un continuo e costante feedback con i colleghi. In questo momento, stiamo andando a Torino a fare tre risonanze magnetiche cardiache con mezzo di contrasto, questo per escludere le miocarditi. È una situazione molto delicata, che merita attenzione e prudenza“.