Successo sul filo di lana, un po’ a sorpresa ma non per questo meno meritato, per Giovanni Nicastro nel 1° Slalom Automobilistico Città di Acate. Il giovane pilota originario di Vittoria va così ad iscrivere il proprio nome nella prima pagina dell’album della neonata sfida promossa dalla Scuderia Armanno Corse di Palermo, in simbiosi con i fratelli Alex e Giacomo Albani, il sostegno del Comune di Acate ed il patrocinio della Regione Siciliana, del Libero Corsorzio comunale di Ragusa e dell’Ente di sviluppo agricolo. Nicastro, al volante della sua Gloria C8P motorizzata Kawasaki, ha regolato sul traguardo per appena 70 centesimi di secondo il 7 volte campione italiano Slalom Fabio Emanuele, su Osella PA 9/90 Alfa Romeo. A completare il podio anche il “veterano” Andrea Raiti, con la GMG SP Alfa Romeo.
Giovanni Nicastro è riuscito ad interpretare forse meglio di tutti gli altri concorrenti le insidie del tracciato da 2,750 km ricavato lungo le sp. 90 ed s.p. 2 di Acate, migliorandosi costantemente in tutte le tre manche dette a cronometro ed alla fine facendo riscontrare in Gara Tre l’ottimo parziale di 159,46 “punti-secondi”, unico a scendere sotto questo limite, per i colori della Giarre Corse. Per Nicastro pure l’immensa soddisfazione di aver riposto in bacheca il Memorial “Angelo Albani”, in ricordo del pioniere locale dell’automobilismo siciliano. Il trofeo è stato consegnato a Nicastro, all’ombra del magnifico Castello dei Principi di Biscari, direttamente dai fratelli Alex e Giacomo Albani, in rappresetanza della famiglia.
Niente da fare per un soffio, dunque, per il molisano Fabio Emanuele, sceso in Sicilia nell’ultima gara stagionale per testare alcune nuove componenti sulla sua Osella Alfa Romeo (ex D2 Superturismo), soprattutto un inedito cambio. “Sono comunque soddisfatto della prestazione – rimarca Emanuele, portacolori della Cms Racing – il particolare meccanico ha mostrato buoni riscontri, in maggior misura in seconda marcia all’ingresso dei birilli. Percorso affascinante ma difficile da interpretare. All’inizio ho avuto qualche difficoltà nello scaricare i cavalli della mia biposto, ho dovuto apportare alcune correzioni all’assetto, pur non ottenendo grossi miglioramenti. E’ stata una festa per tutti”. Miglior prestazione, per il pluricampione italiano, scaturita anche in questo caso in Gara 3, in 160,26 “punti-secondi”.
Moderatamente appagato per il terzo posto è anche Andrea Raiti. L’esperto pilota nativo di Buseto Palizzolo ha palesato evidenti problemi di aderenza con la sua biposto “griffata” Trapani Corse, pur imponendosi in Gara 1. Alla fine, il miglior riscontro è arrivato nella terza salita cronometrata, in 165,60 “punti-secondi”ad oltre 6” dalla vetta. “Debbo confessare – rivela Raiti – come non fossi intenzionato ad effettuare Gara Tre, poiché non ero troppo soddisfatto per il rendimento della mia vettura. Alla fine ho deciso di prendere il via per premiare gli sforzi ed i sacrifici degli organizzatori. Il percorso merita molto”.
Ai piedi del podio un velocissimo Domenico Gangemi. Il pilota di Torregrotta (ME), campione italiano Slalom E1 Italia 1400 ne 2022, ha dato spettacolo al volante della sua Fiat 127 Sport iscritta dalla Phoenix, risultando il più rapido in Gara 2 e rimanendo in vetta alla classifica assoluta sino a due terzi di gara. Per lui il successo in gruppo E1 Italia. Quinta piazza per il giovanissimo palermitano Giuseppe Catalano, anche lui funambolico con la Chevy 34 Coupè Yamaha schierata dalla RO Racing, con la quale si è imposto nel gruppo E2SH Silhouette LC e nella speciale graduatoria riservata agli Under 23.
Sesto assoluto un altro “pezzo da novanta” al Città di Acate, il messinese (della frazione di San Saba) Giuseppe Raineri, protagonista di grido nel gruppo Speciale (vinto come la classe S3) al volante della sua Fiat 127 Sport della Puntese Corse. A chiudere la “top ten” l’agrigentino (di San Giovanni Gemini) Sergio Arcieri, sul prototipo SixtySeven Evo Honda, il madonita Rosario Prestianni (8°, con la Ghipard Suzuki della Armano Corse), quindi il calatino Maurizio Fontana (Gloria B4 Yamaha) ed il veloce palermitano Andrea La Corte (decimo su Fiat 500, Armanno Corse, primo in classe S1).
Negli altri gruppi, successi per i citati Nicastro (E2SS) e Fabio Emanuele (E2SC), per l’agrigentino Fabio La Greca (A, su Fiat 600 Sporting, per Alex Group), per Giuseppe Noto (VBC Bicilindriche, con la Fiat 500 della Catania Corse; al comisano è stato inoltre consegnato lo speciale Trofeo “Il Levriero”), per Francesco Domingo (N, Peugeot 106 Rallye) e per Luca Armanno (Racing Start, nell’abitacolo della Fiat 600 Sporting con le insegne Armanno Corse). Nel Femminile, successo per la specialista catanese Rossella Pappalardo, con la Fiat 500 di classe S1 per la Scuderia Venanzio, mentre la speciale classifica riservata alle Scuderie ha visto prevalere la Giarre Corse. Tra le Autostoriche, il miglior crono di riferimento è stato siglato dal catanese Massimiliano Ciarcià, su Fiat X1/9 della Catania Corse, davanti al nisseno Vincenzo Palmeri con la Fiat Giannini del Motor Team Nisseno.
Bagno di folla per i due “testimonial” presenti al Città di Acate, i campioni comisani Franco Caruso e Samuele Cassibba, entrambi brillanti attori del Campionato italiano SuperSalita e di numerose altre cronoscalate in Sicilia e sul territorio nazionale (Caruso è recente vincitore alla Monti Iblei ed a Giarre, Cassibba si è aggiudicato il titolo italiano di classe 2000 per il Civm), entrambi con le rispettive Nova Proto.
Una nota di merito anche all’intera Amministrazione comunale di Acate, che non ha voluto mancare compatta alla premazione, con in testa il sindaco Gianfranco Fidone, il vice sindaco Gianfranco Ciriacono, l’assessora allo Sport Dafne Lantino e la presidente del Consiglio comunale Cristina Cicero. Presente all’epilogo della gara pure il senatore ragusano Salvo Sallemi.
La classifica: 1) Giovanni Nicastro (Gloria C8P Kawasaki), in 159,46 “punti-secondi” 2) Fabio Emanuele (Osella PA 9/90 Alfa Romeo), in 160,26 3) Andrea Raiti (GMG SP Alfa Romeo), in 165,60 4) Domenico Gangemi (Fiat 127 Sport), in 165,65 5) Giuseppe Catalano (Chevy 34 Coupè Yamaha), in 166,24 6) Giuseppe Raineri (Fiat 127 Sport), in 170,25 7) Sergio Arcieri (SixtySeven Evo Honda), in 170,48 8) Rosario Prestianni (Ghipard GHi008 a motore Suzuki), in 173,25 9) Maurizio Fontana (Gloria B4 Yamaha), in 174,50 10) Andrea La Corte (Fiat 500), in 174,55 11) Filippo Cerniglia (Bogani Sn84 Suzuki), in 175,17, 12) Fabio La Greca (Fiat 600 Sporting), in 177,00 13) Giuseppe Salvia (Fiat 127 Giannini), in 177,44 14) Alessandro Cappello (Radical SR4 Suzuki), in 177,85 15) Salvo Gentile (Elia Avrio ST09 Suzuki), in 178,52