Preoccupante. Questo l’appellativo che calza a pennello verso una squadra che nelle ultime uscite ha mostrato diverse carenze sia sul piano caratteriale che tecnico.
Per larghi tratti è sembrato di tornare al girone d’andata e l’assenza, seppur pesante, di Kragl, non deve pesare come un macigno su una formazione che è composta da undici calciatori.
Gli errori anche nel mondo del pallone si pagano e aver insistito anche nel corso di questa stagione non ha portato a benefici.
L’assenza di un centravanti di ruolo con Piovaccari alla portata, continua a farsi sentire.
Da interpretare anche le dichiarazioni del direttore sportivo biancoscudato, qualcosa non si muove nel verso giusto anche nella stanza dei bottoni?
Tuttavia, nulla è perduto. Tre partite alla fine di un campionato con poche soddisfazioni, possono fungere da passaporto per continuare a giocare in terza serie.
Con undici Fumagalli, la squadra potrebbe, ancora, lottare sino alla fine per la salvezza diretta. Di contro i play out sono una lotteria dove contano numerosi fattori. Anche in questo caso, il Messina potrebbe farcela, ricordandosi di essere il Messina.
Proprio dal passato bisognerebbe attingere, alle mani sui fianchi di Vendittelli dopo novanta minuti di corsa, alla gamba rotta di Papis, al colpo di testa di Doni a Pescara, alla vittoria del Messina di Aliotta in nove, al gol al 90′ di Rafael, sino al Messina di Aliperta.
Ripartire per tornare a vincere. Bisogna crederci.