Dopo la lunga serie di striscioni, arriva adesso il tempo dei comunicati. L’anno di tregua scaturito per merito del gruppo squadra-tecnici-dirigenza creato lo scorso anno è ormai solo un ricordo.
A ristabilire e, probabilmente, ingigantire la spaccatura tra società e tifo ha sensibilmente contribuito il terremoto che ha azzerato la squadra che empaticamente aveva riconquistato i cuori dei messinesi ed il piccolo gruppo di dirigenti e collaboratori che avevano dimostrato saggezza nel costruire un’annata vincente.
Questo l’essenziale comunicato dei tifosi che riapre vecchie ruggini verso il presidente Sciotto ed abortisce le rientranti figure dirigenziali, vettori amari di un periodo buio dell’ultimo decennio:
“Lungi da noi avere interesse affinché sia un manager piuttosto che un altro a guidare lo staff del Messina, poiché unico nostro obiettivo è che questa squadra riesca ad avere un assetto stabile e duraturo per un futuro migliore, si spera vincente, qualche considerazione a voce alta è doveroso farla. Per l’ennesima volta c’è la riprova che questa proprietà non solo non conosce la storia della nostra maglia e di tutto quello che in anni e anni di battaglie incarna ogni centimetro di stoffa delle nostre casacche biancoscudate, tutto quello che ogni singolo tifoso del Messina ha marchiato a fuoco sulla propria pelle, tutto l’universo che ruota attorno alla squadra di calcio della nostra città; addirittura questa proprietà si diverte a sfidare apertamente tutta la piazza, a sfidare l’anima e il cuore del Messina e di Messina.
Sciotto con le proprie scelte prova gusto a proporre soggetti, che siano allenatori o dirigenti, che non solo nel tempo hanno fatto la guerra al nostro popolo ma che hanno deriso la nostra fede, la nostra passione e il nostro orgoglio e hanno venduto per 30 denari speranze, sentimenti ed emozioni ai nemici di sempre. Avevamo messo da parte – non sotterrata – l’ascia di guerra (che non vuol dire dimenticare il passato) e deciso di stare alla finestra per giudicare solo i fatti senza preconcetti, di sostenere la squadra per cercare di tirarci fuori dalla serie D riposizionarci nel calcio che conta con sacrifici e pazienza.
Oggi, vista la presenza di un soggetto all’interno della società, la nostra battaglia ricomincia e sarà battaglia contro tutto lo staff dirigenziale, nessuno escluso. Se il sig. Sciotto voleva passare alla storia ci è riuscito in pieno: tra i pochissimi, se non l’unico, presidente ad essere contestato e detestato, insieme a tutto il suo staff, subito dopo la vittoria di un campionato. Complimenti, un bel modo di ricompattare l’ambiente e di cominciare un durissimo torneo. Questa proprietà ci ha lanciato una sfida… Noi raccogliamo il guanto e rilanciamo. Il Messina siamo noi”